Con una storia tormentata alle spalle, quella con De Laurentiis ed il suo Napoli, Gennaro Gattuso ha subito avuto un mordi e fuggi con tante polemiche con la Fiorentina di Commisso. Prima la firma con la società viola, poi la separazione prima ancora di iniziare: “Non ne posso parlare – ha detto l’ex campione del mondo nel 2006 a Repubblica.it – Non ho mai conosciuto Commisso di persona. Posso solo dire che io ho il vizio di dire sempre la verità. Tanto se una cosa non sta in piedi, presto o tardi cade da sola”.
Dietro l’improvvisa e prematura separazione tra Gattuso e la Fiorentina, ci sarebbe Jorge Mendes, noto procuratore portoghese che gestirebbe anche lo stesso Gattuso: “È solo un amico – ha precisato l’ex tecnico del Napoli – Mi da dei consigli sulla mia carriera, tutto qui. Io non ho mai acquistato calciatori di Mendes né l’ho mai imposto. André Silva e Ghoulam erano già nel Milan e nel Napoli al mio arrivo. Io rispetto i ruoli ed il mercato non spetta a me. Certo, però, sono un allenatore ambizioso e quindi vorrei giocatori forti e funzionali per il mio gioco”.
Gattuso inoltre è tornato sulla sua esperienza al Napoli con una qualificazione in Champions persa all’ultimo respiro: “È un orgoglio per me aver allenato una grande squadra in una grande città come Napoli. In una stagione tribolata dagli infortuni e da mille problemi, abbiamo fatto tante vittorie spettacolari e perso la Champions per un solo punto”.
Infine Gattuso ha commentato le accuse di omofobia e razzismo lanciate dai tifosi del Tottenham dopo il mancato accordo con gli Spurs: “Non sono razzista. In tutti gli stadi mi gridano terrone ed ora sono vittime dell’odio da tastiera”.