Alla vigilia della sfida contro il Bologna Gian Piero Gasperini è intervenuto nella consueta conferenza stampa di presentazione.
“Siamo il miglior attacco, facciamo tanti gol. Certo, gli attaccanti, a partire da Ilicic o Muriel, devono cambiare marcia. Malinovskyi è quello più determinante, ma se tutti riusciranno ad essere prolifici potremo raggiungere l’obiettivo. Sfidiamo un’ottima squadra, che gioca in maniera offensiva. Se vuoi stare ad alti livelli devi riuscire a superare questi ostacoli”.
“Adesso i punti valgono molto di più, la corsa si vede. La Lazio se recupera col Torino è ancora dentro, il resto è tutto da giocare. Penso che comunque sia un campionato entusiasmante. Hateboer sarà convocato domani, vedremo se sarà disponibile per giocare o meno. Ha bisogno di un po’ di rodaggio, non ha giocato delle vere e proprie partite. Ieri abbiamo fatto una partita d’allenamento con chi non ha giocato contro la Roma. È stato un infortunio osseo, non ha avuto problemi di ricaduta. Potrebbe essere disponibile, non so se a gara in corso o meno“.
“Dobbiamo giocare per il secondo posto, se noi non sbagliamo è matematico. Ma non ho detto che sia semplice o meno, è una questione di classifica. Sotto il comportamento abbiamo sempre avuto giocatori eccezionali, non ho mai avuto problemi con chi non scendeva in campo. Semmai ho avuto problemi con chi giocava (ride, ndr). Da qui a sei giornate ognuno può dare qualcosa, a volte basta un tempo. Adesso ci saranno gare decisive, può succedere qualsiasi cosa”.
“Non è stato un problema di testa o concentrazione. Abbiamo sbagliato gol, cosa vi devo dire. Certi gol li faceva un ragazzino o un amatore, nel calcio non si può spiegare tutto. Dispiace, ma non è che possiamo andare alla ricerca di ogni giustificazione. Io devo guardare la prestazione, quella c’è stata. Ci sono anche gli avversari, sono state fatte parate di valore. Poi ci sono state occasioni clamorose, tra cui quella di Muriel. La partita ha avuto la svolta nell’espulsione, c’è anche l’avversario in campo. In questo momento i cartellini contano, è già successo con Lazio e Real. In dieci diventa un po’ più difficile“.