“Fuori squadra fino a giugno”: jolly finiti per Theo Hernandez | Altro che rinnovo con il Milan

“Fuori squadra fino a giugno”: jolly finiti per Theo Hernandez | Altro che rinnovo con il Milan

Theo Hernandez, esterno del Milan e della nazionale francese - lapresse - calcioinpillole.com

L’ennesimo guaio procurato da Theo Hernandez potrebbe scrivere la parola fine sull’avventura del francese al Milan: altro che rinnovo.

Riassunto delle puntate precedenti, proprio nell’anno delle negoziazioni per il rinnovo di contratto con il Milan, il Diavolo parte malissimo in campionato con Fonseca in panchina e Theo è ritenuto dall’allenatore portoghese come uno dei colpevoli.

Nel big match dell’Olimpico, tra Lazio e Milan, il francese parte dalla panchina, insieme a Leao. Quando entrano, i due, cambiano la partita. Si arriva al cooling break è succede l’incredibile: gruppo squadra sul lato panchina, Theo e Leao per conto loro dall’altra parte del campo.

Scoppia ovviamente il caso, ma la dirigenza del Milan minimizza tutto. La stagione di Theo continua tra alti e bassi fino a Firenze. Il rigorista è Pulisic, ma a Theo non interessa, si presenta dal dischetto e batte uno dei due rigori falliti dai rossoneri al Franchi. Come se non bastasse, al termine della partita, il francese battibecca con l’arbitro, viene espulso per due giornate.

Intanto fuori dal campo scoppia il caso legato alla modella spagnola che accusa Theo (all’epoca in terra basca con l’Alaves) di violenza sessuale. Verrà condannata lei a 6 mesi di carcere dal Tribunale penale di Malaga, perché ritenuta colpevole di calunnia e false dichiarazioni.

Di male in peggio

Nel frattempo, c’è Fabrizio Corona che accusa Theo Hernandez di aver aggredito una ragazza all’interno di un locale. Ma scoppia anche il caso del concerto di Lazza, con quattro rossoneri che fanno le ore piccole, uno in particolare per poco non viene alle mani con Conceicao nel famigerato post Milan-Parma: David Calabria. Sappiamo tutti come è andata a finire.

Theo la combina grossa anche nel return match del barrage di Champions. Il Milan ricalibra subito la sconfitta patita nella Vasca di Rotterdam (così è chiamato soprannominato il De Kuijp) proprio con l’ex Gimenez, è in controllo totale del match prima del nuovo errore di Theo.

Sergio Conceicao
Sergio Conceicao, allenatore del Milan – lapresse – calcioinpillole.com

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

Il francese, che già nel primo tempo era stato ammonito per un fallo folle a metà campo, pensa bene di buttarsi in area olandese, ovviamente il polacco Marciniak non ci casca, estrae il secondo giallo e lo espelle. In dieci il Milan prende l’1-1, addio Champions, addio a (circa) dieci milioni di euro dalla UEFA, senza considerare che quasi certamente l’Italia perderà una squadra l’anno prossimo in Champions, il che significa che i rossoneri, attualmente settimi, devono arrivare quarti.

Sergio Conceicao l’ha difeso, lui stesso ha scritto un lungo post di scuse sui social. Il problema è che ne sta combinando tante quest’anno, senza dimenticare i problemi di un rinnovo complesso, dove l’entourage di Theo chiede di essere equiparato a Leao. Le scuse vanno accettate, su questo non ci piove. Ma la domanda sorge spontanea: perché mai il Milan dovrebbe rinnovare il contratto del francese, con aumento di ingaggio, su queste basi, economiche ma anche di performance? “Theo chiedi scusa, fuori squadra fino a giugno“. La prima parte del post di Matteo Salvini sui social si è verificato, chissà che non accada anche la seconda, in quel caso altro che rinnovo.