Francia, l’ombra di Zidane incombe su Deschamps
Dopo l’inattesa eliminazione per mano della Svizzera, la posizione di Deschamps da Ct della Francia è a grosso rischio. La nazionale campione del mondo sbattuta fuori già agli ottavi da una Svizzera a cui pressoché nessuno aveva dato una possibilità. La candidatura di Zinedine Zidane ora è uno scenario a cui inevitabilmente tutto il paese transalpino sta pensando.
Due ex campioni del mondo di Francia ’98. Uno il capitano e l’altro la stella e uomo decisivo in finale. Regalarono, insieme, il primo storico mondiale ai francesi, sono ora molto vicini ad avvicendarsi sulla panchina della nazionale. Da Clairefontaine, quartier generale della federazione francese, per ora nessun commento ufficiale. Ma la prematura eliminazione di ieri sera ha fatto partire i processi a Deschamps. Il tecnico della Francia è accusato di aver sbagliato la scelta della sequenza dei rigoristi, lasciando l’ultimo, delicatissimo, rigore ad un Mbappé stanco e sfiduciato. L’errore, dicono i media e i tifosi francesi, non è arrivato per caso e il primo a doversi assumere le responsabilità è proprio il tecnico.
“Mi assumo le mie responsabilità, ma la squadra è con me. Ci vediamo a settembre” ha glissato così Deschamps, ma l’ombra di Zidane ora incombe larga alle sue spalle. Non è un segreto infatti che l’ex tecnico del Real Madrid abbia, da tempo, messo le mire sulla panchina della Francia, dopo aver vinto tutto a livello di club al Real Madrid. La sua decisione di lasciare le Merengues il mese scorso era stato interpretato come un chiaro segnale della sua volontà di entrare in scena in caso di un Euro 2020 sotto le attesa per la Francia. E le condizioni ora ci sono tutte. Dopo il decennio Deschamps si potrebbe aprire una nuova era con Zidane alla guida di un gruppo che gradirebbe non poco la sua nomina come Ct.
A partire dai suoi ex fedelissimi del Real Madrid come Benzema e Varane, al suo pupillo Pogba mai allenato a livello di club ma sempre al centro dei suoi pensieri, per finire al sogno Mbappé cullato per almeno un anno quando Zidane avrebbe voluto aggiungerlo alla sua collezione di stelle in maglia blanca.
Per ridare forza ad un gruppo sembrato per larghi tratti spento, poco coeso e infine deludente sul campo, Zizou è l’uomo giusto ed è pronto per fare quello che gli è sempre rimasto naturale, sia da giocatore che da allenatore: alzare trofei.