Francia, Deschamps: “Influenza? Non siamo preoccupati”
Il ct della Francia, Didier Deschamps, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Argentina, valido per la finalissima di Qatar 2022. Ecco le sue dichiarazioni inerenti non solo alla grande partita di domani, ma anche sulla complicata situazione riguardante le influenze che stanno colpendo i calciatori francesi.
Francia, le dichiarazioni di Deschamps alla vigilia della finale
Sull’influenza e la sua “solitudine”
“I giocatori stavano dormendo quando sono venuto qua, non ho le ultime informazioni. Ci assicuriamo di gestire nel miglior modo possibile, in pace. Ci saranno novità oggi. Le avrò stasera e fino a domani per assicurarmi di essere pronto per questa grande partita. Ci sono imponderabili situazioni e bisogna adattarsi. Abbiamo fatto di tutto per ritrovarci a giocare questa partita domani, contro l’Argentina. Che, dal canto suo, ha dovuto gestire anche certe situazioni. Perdere la prima partita contro l’Arabia Saudita…Non ho preoccupazioni o stress. L’importante, nella preparazione di una partita del genere, è mantenere la serenità. Una finale di Mondiale, c’è la partita, ma anche il contesto che è particolare. Ma so anche che gli argentini, forse anche alcuni francesi, vorrebbero un’incoronazione per Messi”.
Sugli argentini
“Sono un popolo appassionato e sono tifosi che creano una positiva atmosfera di festa. È una buona cosa che la finale abbia un ambiente simile. I nostri avversari non sono sulle tribune, dobbiamo concentrarci sul campo e abbiamo abbastanza qualità per riuscirci”. Ancora sull’Argentina: “Sette giocatori che erano presenti nel 2018 sono qui oggi. Non farò paragoni, non è né la stessa squadra né la stessa fase del Mondiale (in Russia, Francia-Argentina si giocò negli ottavi, ndr.). Tre nostri osservatori hanno visto tutte le loro partite e questo ci aiuterà, anche se domani l’Argentina i inventerà forse qualcosa di diverso”.
Sulle possibilità di un ritorno di Benzema
“Karim Benzema tornerà qui per la finale? Se non rispondessi si direbbe che la questione mi irrita, allora dico che fare certe domande forse è una mancanza di rispetto. Abbiamo perso per infortunio anche Lucas Hernandez, il mio gruppo è di 24 calciatori. Se poi ci sono grandi ex (come Zidane, ndr) o calciatori infortunati che sono stati invitati, a me non interessa”.