Francesco Flachi torna in campo a 46 anni: la storia di una rinascita

19 Dicembre 2009. Alla fine del match Brescia-Modena, Francesco Flachi viene sottoposto al test anti doping. L’esito per il giocatore, in quel momento al Brescia, è drammatico: positivo alla cocaina. Il Tribunale anti doping lo condanna a 12 anni di squalifica per assunzione recidiva di cocaina. Si perché, due anni prima, precisamente il 28 gennaio 2007 quando dopo un Sampdoria-Inter a Flachi viene chiesto di fare il test anti-doping.  Il primo campione sottoposto ad analisi dal laboratorio di Roma rilevò per il giocatore blucerchiato la presenza di benzoilecgonina, metabolita della cocaina. Francesco Flachi, andò incontro ad una sospensione cautelare.

I 12 anni di squalifica termineranno a gennaio 2022 e quello che alla storia si è consegnato come il terzo marcatore di sempre della Sampdoria con 110 goal, dietro solo Mancini e Vialli, potrà scendere di nuovo in campo per disputare una partita ufficiale. Lo farà giocando con il Signa 1914 che disputerà il campionato di eccellenza toscana. Per tutto questo tempo, Francesco Flachi si è allenato e ha allenato grandi e piccoli senza sedersi in panchina (perché senza tesserino).

Il bomber toscano, insomma, non ha mai lasciato il mondo del calcio e in questi anni ha ricoperto vari ruoli proprio per il Signa 1914 e da due settimane ha ripreso ad allenarsi e mettersi in forma per scendere in campo nelle migliori condizioni. L’idea di tornare a giocare nata da una provocazione del presidente, Andrea Ballerini, e di altri suoi amici: “Mi dicevano che non ero più bono a giocare”.

La storia tra Flachi e il calcio è una storia di momenti bui e di risalite. L’errore è condizione necessaria dell’uomo, ammetterlo e fare di tutto per riprendere in mano la propria vita è da grandi uomini. Francesco Flachi da gennaio potrà anche accedere al corso per prendere il patentino di allenatore a Coverciano e proseguire, anche in maniera ufficiale, il suo rapporto con il calcio.