Francesco Caputo, attaccante attualmente in forza alla Sampdoria, si confida allo storico quotidiano genoveseIl Secolo XIX. L’argomento principale delle sue parole è quello relativo al suo presente. Con molte voci che spesse volte lo hanno dato come profilo in uscita dal club blucerchiato.
Caputo ha sposato il progetto Sampdoria nell’estate del 2021, aggregandosi alla squadra allenata da D’Aversa. È arrivato da un Sassuolo che, complice lo sviluppo di Raspadori e l’acquisto di Scamacca, lo ha fatto scivolare al terzo posto nelle gerarchie dell’attacco. Dunque, il bomber pugliese ha deciso di volare a Genova per far coppia con un altro attaccante “stagionato” ma ancora in piena forma come Quagliarella.
Caputo segna 11 gol in 32 partite con la Sampdoria. Eppure si diffonde un generale sentimento di malcontento, che inizia a vedere Caputo lontano dalla Liguria. In particolare, le ultimissime voci lo danno vicino alla Lazio, come riserva di Ciro Immobile.
Ci ha pensato Caputo in persona, però, ad allontanare questi indizi di mercato fasulli. Almeno a suo modo di vedere.
“Né io né il mio procuratore abbiamo avuto a che fare con la Lazio. E dico Lazio perchè mi si accosta sempre a loro, ma neanche con altre squadre. Voglio ribadirlo, è da fine campionato che si parla di questa storia e mi ha rotto un po’ le scatole, si scrive tanto ma non c’è nulla di vero, giuro. Ho due anni di contratto alla Samp, sono felice, ho l’obiettivo di rimanere, non capisco perchè continuano a uscire queste voci. Forse per Sarri? Ci può stare, lo conosco, ho giocato con De Zerbi che ha un gioco simile, ma anche Giampaolo lo ha“.