Fondi di investimento all’attacco della Serie A, la causa è l’indebitamento dei club

Serie A

(Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Club di Serie A in mano ai fondi di investimento? Secondo Affari e Finanza di Repubblica potrebbe essere uno scenario possibile. Il ricco proprietario straniero costretto a vendere il club ad un investitore. Storia già sentita? È quello che è accaduto al Milan, un destino che presto potrebbe riguardare anche l’Inter. La famiglia Zhang è alla ricerca di investitori che possano investire denaro nel club. BC Partners, la società al momento favorita, sta analizzando i conti della società nerazzurra per poi decidere quando e se investire.

La convenienza della Serie A

Come il club ora in mano al fondo Elliott, gli investitori, sono attratti dal deficit del sistema. Il debito complessivo è passato da 2,6 a 4,6 miliardi nel giro di 10 anni. L’emergenza coronavirus è costata alla società una cifra pari a 600 milioni di euro. In queste condizioni gli investitori avrebbero l’opportunità di comprare a cifre contenute.  La Serie A non è l’unico campionato da cui i fondi di investimento sono attratti. Il loro obiettivo è entrare nei campionati storici in cui non c’è ancora stata l’impennata dei ricavi, quindi, oltre alla Serie A, Bundesliga e Ligue1.

Il passaggio dalle ricche proprietà straniere ai fondi di investimento

Il Genoa è nel radar dei fondi per esempio, il Lille è da poco proprietà del fondo Merlyn Advisor. L’Ajax ha ceduto un quarto delle quote a un consorzio di operatori finanziari mentre il Borussia Dortmund ha cambiato nome allo stadio in onore della società che detiene il 5% del club. L’ingresso dei fondi nei campionati calcistici segna la seconda generazione delle proprietà straniere in Italia. La prima ha avuto vita breve, subentrata alle grandi famiglie italiane. Il miraggio dei proprietari dei club rimane la costruzione degli stadi. Secondo un report di Deloitte il rinnovamento degli impianti sportivi in Italia genererà ricavi da 25 miliardi. Un desiderio che rischia di rimanere irrealizzato, soprattutto per problemi burocratici, come successo di recente a Commisso e al Franchi di Firenze.

Il nodo diritti televisivi

La speranza è che i fondi di investimento riescano ad espandere il valore commerciale e sportivo dei club. Un altro punto fondamentale rimane quello che concerne i diritti televisivi. Mercoledì 27 la Lega Serie A e un consorzio di fondi potrebbero firmare l’accordo per la gestione dei diritti tv nel calcio per i prossimi 10 anni. Gli appassionati di calcio in Italia sono 30 milioni, capaci già adesso di generare 18 miliardi di ricavi. Uno snodo non da sottovalutare per il futuro del campionato italiano.