Il cluster di contagi da Covid-19, creatosi nella giornata di ieri nella Lazio, ha inevitabilmente creato uno scenario molto delicato per il club. I biancocelesti, con una lunga lista di indisponibili, hanno dovuto affrontare la trasferta di Champions, contro il Club Brugge, con 6 aggregati dalla Primavera. L’esplosione improvvisa del focolaio ha allertato gli ispettori della FIGC che, necessariamente, cercheranno di fare chiarezza sul rispetto delle regole stabilite dal protocollo, in merito alla situazione della Lazio.
Come si apprende da Il Messaggero, il pm Giuseppe Chiné ha incontrato il presidente Claudio Lotito nella giornata di ieri, assistito dagli ispettori federali. Come già accaduto per i contagi verificatisi negli spogliatoi di Genoa, Napoli e Juventus, la FIGC ha cercato di fare chiarezza sulle modalità con cui siano emersi i contagi, così come la successiva comunicazione degli stessi. Il coordinatore dello staff medico biancoceleste Fabio Rodia, ha riferito di come la situazione necessiti di accurate verifiche, in primis sull’effettiva positività dei tesserati: “Nell’effettuazione di lunedì ci sono state delle criticità. Per tutelare i propri tesserati la società ha messo subito in isolamento i casi dubbi nelle rispettive abitazioni. Nei prossimi giorni valuteremo queste eventuali criticità”.
Gli ispettori della FIGC, insieme al presidente della Lazio, hanno preso parte ad un lungo colloquio circa la creazione del focolaio. Si auspica, pertanto, di poter celermente mettere in luce le dinamiche che hanno portato al forte incremento dei contagi in poche ore. Intanto, non è da escludere che si possa arrivare ad un rinvio del match di campionato contro il Torino, fissato per domenica alle 15:00. In quest’ottica, saranno decisivi i tamponi a cui verranno sottoposti gli atleti nei prossimi giorni.