Fiorentina-Verona, Italiano: “Attraversiamo un momento di poca concretezza”
Al termine del pareggio per 1-1 contro l’Hellas Verona, il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ha parlato ai microfoni di Dazn per analizzare la partita. Un punto che non sposta troppo la classifica dei toscani, i quali necessitavano di una vittoria per attaccarsi al treno europeo.
Finisce così.
🟣⚪ 1 – 1 🟡🔵 | 90′ + 3′#ForzaViola 💜 #FiorentinaVerona pic.twitter.com/KUejF4nydV
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) March 6, 2022
Fiorentina, le dichiarazioni di Italiano nel post-partita con il Verona
Sul rammarico per il pareggio: “Primo tempo contratto, sapevo delle difficoltà che avrebbe creato il Verona. Stava bene, arrivava in fiducia, ma una volta andati in vantaggio credevo di poter gestire la gara, invece sono venuti fuori loro e ci hanno messi in difficoltà negli ultimi quindici minuti del primo tempo. Nel secondo siamo stati bravi noi a non concedere più nulla, abbiamo avuto tre occasioni per fare gol, ma ora siamo in un momento in cui paghiamo la poca concretezza. La reazione del secondo tempo mi è piaciuta, ho fatto i complimenti ai ragazzi. Siamo andati in crescendo, creato i presupposti per far gol. Ci teniamo il punto, affronteremo le altre partite con la voglia di vincere perché non lo facciamo da tre partite”.
Su cosa manca davanti per essere più cattivi: “Giochiamo, creiamo, ma ci sono anche gli avversari che in determinate partite no nci permettono di esprimerci com evogliamo. La squadra però fa sempre la prestazione, va avanti ed è propositva. Per me manchiamo sotto porta con gli esterni, sono degli attaccanti veri e proprio e devono incidere in zona gol. Se continuaimo così ad invadere l’area di rigore, credo che la concretezza arriverà”.
Se è cambiato il modo di allenare la squadra per arrivare al gol dopo l’addio di Vlahovic: “La differenza con Dusan è che arrivavamo da un lavoro iniziato in ritiro e che è stato lungo diversi mesi. Lui in questo momento ha dalla sua la concretezza: ogni situazione la trasforma in gol. Sia Piatek e Cabral erano abituati ad andare in profondità, io ogni tanto chiedo di partecipare alla manovra e lo stanno facendo, ma devono abituarsi. Piatek ogni palla che ha fa gol, Cabral deve crescere perché ha avuto anche qualche problemino, ma sono giocatori che sono bravi in area e devono lavorare in modo diverso a come erano abituati prima”.