La Fiorentina di Raffaele Palladino è una delle principali sorprese in positivo di questa Serie A, con i Viola che oggi hanno battuto 3-1 il Verona e centrato la sesta vittoria consecutiva in campionato e agganciato la vetta della classifica a quota 25 punti. Una Fiorentina trascinata da uno straordinario Moise Kean.
In questo campionato super equilibrato nelle zone alte e che in attesa di Inter-Napoli di questa sera vede ben tre squadre a pari punti al primo posto, spicca sicuramente il rendimento della Fiorentina. Una squadra che è cambiata tanto in estate, che ha cambiato allenatore e che certamente non partiva per lottare per le parti nobilissime della classifica.
Dopo un inizio incerto con solo 3 punti nelle prime quattro giornate di campionato, la Fiorentina ha trovato la sua quadra tecnica e d’identità con Palladino che ha costruito la formazione toscana attraverso un gioco offensivo, di ricerca del dominio del pallone e di pressing alto. E soprattutto ha trovato un diamante puro in Moise Kean, con l’attaccante arrivato con qualche ombra di scetticismo in estate dalla Juventus per 13 milioni di euro + 5 di bonus e dopo un’annata da 0 gol e 0 assist.
E a distanza di quasi tre mesi dall’inizio della stagione, si può dire che Kean ha trovato la sua rivincita e la sua dimensione con la maglia della Fiorentina. Un ambiente con meno pressioni e dove è stato subito messo al centro del progetto come titolarissimo dell’attacco. E i numeri parlano: 8 e 1 assist in 11 presenze di campionato (a cui aggiungere anche i 3 gol in Conference League) e con il capolavoro avvenuto oggi con la straordinaria tripletta inflitta al Verona.
Un connubbio squadra-giocatore che sta facendo bene ad entrambi, con Kean che ha trovato una squadra capace di esaltarne le sue caratteristiche di velocità e di attacco alla profondità, ma anche l’essere migliorato nel lavorare per la squadra (c’è ancora da affinare l’intesa con Gudmundsson, a causa dell’infortunio dell’islandese) e diventare molto più simile ad un 9 puro. Kean ha spazzato i dubbi ed ora è imprescindibile per il gioco della Fiorentina, in una stagione che sorprendentemente può dire qualcosa di davvero importante per la formazione toscana.