Fiorentina, torna vivo l’incubo retrocessione e Prandelli traballa
La Fiorentina ripiomba nell’incubo retrocessione e lo fa grazie alla rimonta del Cagliari e ad una serie di prestazioni al di sotto delle possibilità. Ieri contro il Parma è arrivato un pareggio insperato e probabilmente immeritato. Il reparto d’attacco è tornato a fare fatica. Nelle ultime cinque partite, infatti, Vlahovic ha segnato 2 gol sugli 8 realizzati, esattamente lo stesso numero di autogol a favore. Il dato più preoccupante è il numero di sconfitte: 4 nelle ultime sei giornate e quasi cinque considerato l’autogol di Iacoponi a fine partita che ha mantenuto a galla i viola. Prandelli non riesce ad incidere sulla squadra quanto vorrebbe e la continuità non è mai stata raggiunta. La squadra è timorosa nell’offendere ed ottimista nel difendere. Ne esce un ibrido che non è capace di guidare le partite, ma piuttosto cerca di mettere delle toppe quando qualcosa non va.
La Fiorentina è ora quattordicesima con 26 punti con 6 punti di vantaggio sul Torino che ha due partite da recuperare e 4 sul Cagliari. Prandelli si è detto più ottimista ora rispetto ad un mese fa perchè la squadra si è immedesimata nel ruolo, ma niente lascia pensare ad una salvezza tranquilla. Nelle prossime giornate la Fiorentina avrà alcuni impegni decisivi in ottica salvezza e altri proibitivi considerando il momento. Sabato giocherà a Benevento un altro scontro diretto con una squadra appaiata in classifica. I campani non vincono da due mesi e Prandelli non può gettare al vento questa occasione. Tornerà Ribery e sarà fondamentale per trascinare la squadra. Al Vigorito sarà molto importante perchè poi ci saranno Milan, Genoa e Atalanta e il resto di aprile non è facile sulla carta.
Per evitare l’incubo retrocessione la Fiorentina deve trovare continuità per una serie di partite e dimostrare finalmente di riuscire ad alzare il livello. In attacco non può fare tutto Vlahovic, mentre il centrocampo deve aiutare la difesa che ha trovato in Milenkovic, Pezzella e Martinez Quarta dei buoni interpreti. Gli infortuni non aiutano, ma Prandelli deve sfruttare al meglio la qualità della sua rosa. La Fiorentina non può andare avanti a fiammate temporanee, deve essere guida del proprio futuro.