La chiusura di 2020 sembrava aver dato una svolta. Una roboante vittoria allo Stadium che, per una notte, ridava speranza e ambizioni alla Fiorentina. Purtroppo, però, quest’inizio di 2021 ridimensiona nuovamente i viola. Dopo lo 0-0 con il Bologna, arriva la sconfitta contro la Lazio. Un doppio stop che, in classifica, rimette la Fiorentina di fronte ai suoi antichi problemi, nonché ad un’umiliante corsa salvezza. Occorre sottolineare che, nel corso del match di ieri, la prestazione non è stata certamente di basso profilo ma, ancora una volta, le mancanze hanno la meglio sui meriti. La Fiorentina segna appena un gol in due partite e lo fa su calcio di rigore. I numeri dell’attacco tornano ad essere deficitari: 17 gol segnati in 16 partite, al pari dell’Udinese. Uno in più di Crotone e Genoa, quattro in più del Parma, rispettivamente ultima, penultima e terzultima.
Il campo sembra suggerire, ex novo, che la competitività della Fiorentina non possa andare oltre una non gratificante lotta salvezza. Il progetto avviato da Commisso, nel 2019, continua a non decollare. Nel match di ieri, oltre alla prestazione, serviva mentalità e carattere che, purtroppo, ha saputo tirar fuori la Lazio a discapito della banda di Prandelli. Ribery si ferma di nuovo. I problemi fisici fermano ancora il francese, al quarto stop dall’inizio della sua avventura in viola. Come sottolineato poc’anzi, la prestazione non è mancata e, questo aspetto, sicuramente, è ciò che più duole nell’ambiente viola. Perché se la squadra gioca bene, mettendo in campo grinta ma, alla fine, raccoglie zero punti, significa che c’è qualcosa che manca, alla base.
La penuria di reti è certamente l’aspetto che maggiormente emerge. Sarebbe riduttivo, tuttavia, limitare ad una semplice allergia da gol, la fonte di tutti i problemi viola. La squadra sembra non avere una strutture precisa e, in tal senso, i tifosi sperano in qualche rinforzo dal mercato, così come lo spera il tecnico Cesare Prandelli che, in occasione dell’inserimento di Eysseric al posto di Ribery, ha dimostrato la scarsa fiducia in Kouamé, uno dei colpi più attesi di Commisso. Nuova fase di riflessioni in casa gigliata, per rimettersi celermente in sella e correre, come da anni aspettano di fare Firenze e la Fiorentina, attanagliate da problemi che sembrano invalicabili. Perché la vittoria dello Stadium, contro la Juventus, non passi una archivio come “una semplice serata buona”.