Fiorentina, Saponara: “Italiano persona onesta, mi sento un artista”

Fiorentina, Saponara: “Italiano persona onesta, mi sento un artista”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il centrocampista della Fiorentina Riccardo Saponara si è raccontato sui canali ufficiali della viola, parlando in particolar modo del suo momento e del rapporto con Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole, riportate da Firenzeviola.it:

Professore o Artista?
“Il professore? E’ Vlahovic che ha inventato queste espressioni e si diverte a chiamarmi in vari modi. Io ho un carattere modesto, anche se l’appellativo “artista” me l’hanno dato spesso, ed in effetti nella mia carriera ho tirato fuori delle belle giocate”

Sul rapporto con Vincenzo Italiano
“Abbiamo entrambi un carattere che ha come passione di vita il calcio, e lo viviamo ventiquattro ore su ventiquattro come una ragione di vita. Abbiamo legato in maniera forte fin da subito a La Spezia, raggiungendo risultati importanti con uno scambio di opinioni sempre sincero. Qua a Firenze ci siamo ritrovati con grande piacere, è un allenatore che ha tantissimo da dare, è una persona onesta ed è molto preparato”.

Sui compiti tattici e sul Milan
“Il mio passato rossonero mi fa vivere questa partita con ancora più emozione. Kakà era il mio idolo e facevo le trasferte con mio papà da tifoso milanista. Il mister mi chiede continuità, e la squadra ha immagazzinato tutto quello che il tecnico le sta chiedendo. Siamo in una fase di crescita normale e abbiamo iniziato col piede giusto. C’è ancora tanto da fare, ma la squadra è forte”.

Su Firenze
“Ho preso una casa nel cuore della città, che è entrata nel mio, di cuore, fin da subito. Ci sono stati alti e bassi, ma questo ha reso il tutto ancora più intenso. I momenti più difficili mi hanno fatto crescere”.

La lettera ad Astori
“Ogni volta che se ne parla mi vengono i brividi, perché il ricordo è vivissimo. Però oggi è un ricordo bello, positivo, una fotografia che ogni ragazzo che ha vissuto questa esperienza si porta dietro ormai con gioia, perché Davide aveva grandissimo umanità, colorava le giornate. Ti insegnava a vivere con spensieratezza. Mi ha aiutato a crescere”.

Sul passato
“Sì, ho girato anche un po’ troppo, significa che non sono riuscito a stabilirmi in una società facendo le mie migliori prestazioni… Ma questo mi ha consentito di vivere tante esperienze, anche se mia mamma mi prende sempre in giro perché ormai la mia casa è diventata la mia macchina!”.