Serie A

Fiorentina, Prandelli: “Criticate me non la squadra e la società”

Giornata di vigilia per la Fiorentina. I viola domani sera riceveranno la visita del Genoa. Una gara molto delicata per entrambe le squadre, invischiate in piena zona retrocessione. Il Genoa con 5 punti è penultimo, la Fiorentina a 8 è quartultima. Il cambio di allenatore da parte del patron Commisso, non ha ancora sortito alcun effetto in casa viola. Da quando Prandelli ha preso il posto di Iachini, ha collezionato due sconfitte su due partite giocate in campionato. Alla vigilia del match contro il Genoa, ha parlato in conferenza stampa proprio il tecnico dei toscani, Cesare Prandelli. Ecco le sue dichiarazioni:

“Sarà una partita importante, dobbiamo essere lucidi e capaci di variare situazioni. Dobbiamo vincere, quello è il nostro obbiettivo. Ci servirà tanta pazienza, ma ci siamo organizzati per vincere. La partita sarà molto difficile, ma dobbiamo viverla con la tensione giusta”.

“La paura l’abbiamo affrontata, e credo che i giocatori abbiano capito come si fa a superarla. Non mi piace definire una partita a vita o morte, ma sicuramente è molto importante. Il nostro obbiettivo è arrivare a 40 punti, prima ce la faremo meglio sarà”.

“Non dobbiamo calare durante la gara, anche se le cose non vanno bene. Ci mancano i nostri tifosi, ma dovremo essere bravi noi a fare quello che faremmo se fossero sugli spalti. Non dobbiamo mai abbassare la testa, ma pensare solo alla vittoria”.

“Ci serve intensità, e i due giocatori giusti possono essere Callejon e Ribery. Fino a pochi mesi fa, però, c’era Chiesa a Firenze che riusciva a cambiare il ritmo di una partita e portare la palla nell’area avversaria. Ora non abbiamo un giocatore così, ma dobbiamo lavorare da squadra e crescere, e credo che i primi passi li abbiamo già fatti”.

“Se ci troviamo in questo momento, non è colpa della società. Probabilmente c’è stata troppa aspettativa, e i giocatori che dovevano fare il salto di qualità stanno facendo fatica. Stiamo lavorando per far tornare positiva la critica. La società è molto presente con noi, e uno come Commisso dobbiamo tenercelo stretto. Sicuramente su certi aspetti deve migliorare, ma non dobbiamo farli stancare. Il mio rapporto con questa società è chiaro e diretto. Se ci sono critiche da fare sono a me non alla squadra e non alla società”.

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Published by
Raffaello Lapadula