La Fiorentina ha fissato un nuovo punto di partenza grazie alla vittoria ottenuta in casa del Benevento. Tante le note positive, a partire dagli autori dei quattro gol di fattura viola: la tripletta di Dusan Vlahovic rilancia l’attaccante serbo, chiamato alla conferma sul campo per compiere il tanto ambito salto di qualità nel corso della sessione estiva di mercato. E poi anche il gol di Valentin Eysseric assume un’importanza particolare: il centrocampista francese stato spesso in sordina durante la gestione di Cesare Prandelli. È l’esempio perfetto dell’unità che persiste nello spogliatoio della Fiorentina nonostante le numerose avversità. Ora l’obiettivo salvezza è vicino, ma occorrerà pianificare una nuova strategia in vista della prossima stagione. Sono troppi i fallimentari societari, il patron Rocco Commisso vuole riscoprire l’ambizione europea che ne ha caratterizzato il suo insediamento a capo del club.
A ribadire la voglia di riscatto è il direttore sportivo Daniele Pradè, che avrà l’arduo compito di ricostruire la squadra: “L’abbraccio finale è significativo per le difficoltà che stavamo passando, per le problematiche della squadra, per la paura e le tensioni che viviamo nella quotidianità. È stata una vittoria importante, qui ci hanno pareggiato Juve e Lazio. È un risultato importante per noi e per il presidente, che ha già fatto i complimenti a tutti, era felicissimo. Questa vittoria ci dà una dimensione diversa. Dà anche una mano all’allenatore che è stato messo in grande discussione e a tutta la società che crede in questo gruppo. Lascia qualcosa di importante. Il ko dell’andata? Non è una vendetta sportiva, son molto amico di Vigorito e Foggia. Venire qui e vincere 0-3 dopo i primi 45’ è importante. Contava il gruppo, la squadra, al di là della tripletta di Vlahovic. Abbiamo messo dentro carattere, voglia di fare risultato”. Tutto passa dalle mani della Fiorentina. Vietato sbagliare.