Fiorentina, Nardella: “Chiedete a Commisso se il nuovo Franchi sarà loro”
Le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella durante la presentazione a Palazzo Vecchio del progetto vincitore del concorso internazionale per il nuovo Artemio Franchi, riportate da FirenzeViola.it.
Fiorentina, le parole di Nardella sul futuro dello stadio Franchi
La Fiorentina vuole che il nuovo Franchi sia il suo stadio?
“Non dovete chiederlo a me, ma se siamo arrivato fino a qui secondo voi… Questo è lo stadio per Firenze, per la Fiorentina, per i tifosi e per la città”.
La decisione di fare i lavori contestualmente al campionato o no sia una leva per convincere la Fiorentina a partecipare?
“Io credo che sicuramente avere due opzioni invece di una è un vantaggio perché consente alla Fiorentina di prendere in esame più di una ipotesi, ovvero sia quella di giocare allo stadio, sia quella di giocare fuori“.
Oggi però la Fiorentina non c’era.
“Noi oggi abbiamo invitato i progettisti a parlare, non è che abbiamo invitato la Fiorentina e non è venuta… Non so chi ve l’abbia detto. Tra l’altro ci vedremo sabato mattina, non farei illazioni. So che siamo la città delle congiure, ma se siamo arrivati fin qui… Non sono così sprovveduto, almeno concedetemi questo”.
Rispetterete i tempi?
“Beh sì, anche perché siamo tenuti a farlo sennò perdiamo i soldi: entro il 2023 dobbiamo appaltare i lavori ed entro il 2026 li dobbiamo terminare. Peraltro faccio presente che abbiamo ricevuto i complimenti da tutti, ovvero dal CONI, dalla FIGC… Questo è davvero un modello. Io credo che sia davvero una cosa di cui dobbiamo essere tutti molto contenti“.
Ha anticipato che farete un confronto con gli stakeholders principali.
“Certo. Faremo tutta una serie di incontri, cominceremo dal quartiere, dai cittadini del quartiere di Campo di Marte, parleremo poi con il Consiglio Comunale, daremo tutte le indicazioni, tutte le documentazioni e le informazioni che servono sia alle commissioni consiliare che al Consiglio Comunale e poi incontreremo gli stakeholders della città: il mondo economico, il mondo sportivo, il mondo culturale. Tutto questo lo faremo con la Fiorentina, con la quale abbiamo firmato la proroga della convenzione, nella quale è scritto prepareremo un gruppo di lavoro che servirà proprio a seguire l’andamento dei lavori di questo stadio“.
Non c’è alcuna possibilità che l’opera venga bloccata dai ricorsi?
“Intanto è stato smentito il primo ricorso e quindi facciamo le verifiche prima. Hanno detto ‘ricorso’ e dopo qualche ora hanno smentito… Per fortuna c’è una norma nel PNRR che anestetizza qualunque tipo di ricorso, o meglio anestetizza qualunque ipotesi di sospensiva dei lavori o della progettazione nel caso di un ricorso amministrativo. Se un soggetto dovesse fare ricorso al TAR avrà la sua sentenza, però non potrà sospendere i lavori e questo è un fatto straordinario“.
C’è una cosa tra le cose che ha letto che l’ha colpita più delle altre e alla quale vuole rispondere?
“Mi ha colpito una certa lettura che si è data del fatto che si sia scelto il progetto più economico e più fattibile. Nei criteri non c’è l’economicità del progetto, noi abbiamo dato a tutti i candidati un’indicazione, ovvero il valore di 135 milioni di euro più IVA. Non è questione di economicità, ma di mantenere tanti criteri: quello estetico, quello funzionale, quello di comodità per i tifosi, quello di modernità e anche quello ambientale. Io credo che questo sia lo stadio più green d’Italia e lo dico in un momento di grande crisi energetica. Gli stadi sono strutture energivore e consumano tanta energia. Il fatto che Firenze realizzerà lo stadio più green e meno dispendioso dal punto di vista energetico in Italia, detto in un momento come questo, secondo me significa molto“.
Vuole dare un messaggio per convincere la città della bontà del progetto?
“Siamo qui per fare. Io faccio il sindaco da 7 anni e mezzo ed ho imparato questo, ovvero che chi non fa non fa. Molto facile è stare alla finestra e criticare, molto più difficile è fare le cose. Abbiamo realizzato due linee di tramvia, un auditorium e stiamo facendo un sacco di cose. Io voglio tranquillizzare i miei cittadini che questo stadio si farà e già questo è un risultato straordinario perché se ne parla da 50 anni. Questo credo che sia un elemento di convincimento forte. Questo progetto è stato realizzato da uno studio che in 20 anni ha realizzato 140 stadi. L’idea che lo stadio di Firenze sia a livello di progetti di quello di Pechino, del Manchester City, del Santiago Bernabeu, di quello di Monaco… A me fa sentire, anche da tifoso, tranquillo e all’altezza della situazione. I progettisti che hanno vinto e che fanno lo stadio di Firenze sono quelli che hanno fatto lo stadio delle più grandi squadre di calcio del mondo. Mi sembra una bella cosa“.
Qualcuno ha parlato di plagio.
“Francamente non posso dire una cosa del genere e chi parla di plagio penso che si assuma la responsabilità di dire una cosa del genere perché qui c’è una giuria internazionale, c’è un concorso e starei molto attento a fare ipotesi di questo tipo. Diversamente è dare un giudizio come darebbe qualsiasi di noi, magari di somiglianza di caratteristiche… Del resto gli stadio sono sempre quelli, il campo sportivo è quello, le misure sono sempre quelle… Non è che si può fare uno stadio piramidale“.