Vigilia di campionato per Vincenzo Italiano e la sua Fiorentina, che domani ospiterà al Franchi il Napoli, primatista in campionato con due punti di vantaggio sul Milan. I viola sono chiamati ad un’altra grande partita per continuare a sognare di restare tra le prime in campionato.
Di seguito al conferenza stampa dell’allenatore ex Spezia.
Che settimana avete vissuto, anche alla luce del caso Vlahovic?
“Su Dusan ne abbiamo già parlato, è una questione personale: penso che siano cose risapute, il ragazzo va in campo e si impegna. Su questo io posso dire poco. La settimana è stata come le altre, Castrovilli è out mentre Saponara ha lavorato a parte per un’infiammazione al collaterale. Vedremo se ce la farà. Per il resto sono tutti a disposizione, stiamo lavorando bene: conosciamo l’importanza della partita. La grande difficoltà che ci aspetta, visto che giochiamo contro la prima in classifica, ci sta facendo preparare bene”.
Come va interpretata la partita di domani?
“Dico a battuta che abbiamo provato a togliere profondità a Oshimen, ma poi avremmo problemi con Politano e gli altri. Il Napoli ha giocatori velocissimi, che a ridosso dello stretto possono inventarsi in ogni momento una giocata, i terzini accompagnano sul fondo, i centrocampisti calciano da fuori… Sarà una gara in cui dovremo essere perfetti, non c’è un solo pericolo da temere. Noi dovremo essere attenti ed equilibrati per 90′. La sfida è tra Fiorentina e Napoli, non tra Vlahovic e Oshimen: è la gara tra la prima e la quinta in classifica. Qualsiasi risultato verrà fuori non sarà decisivo per la classifica, il campionato è molto lungo”.
Cosa rende la sua Fiorentina così speciale?
“Tutti noi speriamo che gli avversari inizino a perdere punti, ma dobbiamo guardare in casa nostra e dobbiamo correggere alcuni aspetti: non si può dopo poche settimane essere perfetti. In termini di punti e prestazioni siamo contenti e ci sono margini enormi per migliorare. Dobbiamo continuare a giocare come stiamo facendo, con l’armonia di intenti che abbiamo: quello che accade all’esterno non ci deve interessare”.
Definirebbe la sua Fiorentina una squadra camaleontica?
“Sono sempre stato dell’idea che non è solamente il cambio di sistema di gioco che distingue un allenatore integralista da un altro che non lo è. In queste gare abbiamo cambiato delle cose, per merito o demerito degli avversari. Noi dobbiamo essere bravi ad adattarci in base all’andamento della gara, poi ognuno lavora per avere più punti di forza”.
Ancora una domanda su Vlahovic e la pressione sulle sue spalle.
“Dusan ha carattere da vendere: sta trattando il rinnovo da inizio anno e abbiamo visto che tipo di prestazioni ha fatto. Sa qual è l’importanza della gara. Ognuno ha situazioni fuori dal campo che possono compromettere le prestazioni ma chi è bravo a isolarle sa trarne i frutti. Lui deve continuare a fare così”.
Qual è l’obiettivo di Vincenzo Italiano in questa stagione?
“Il mio obiettivo è quello della società, ovvero quello di stare nella parte sinistra della classifica: nel momento in cui la squadra crescerà e continuerà a esprimersi così, non ci saranno limiti. Possiamo alimentare l’entusiasmo della gente: con i piedi ben saldi a terra e la carica della gente, possiamo fare cose molto importanti. A me in questi anni qui è successo questo: le annate sono iniziate con nulla di straordinario come obiettivi e poi si è ottenuto il massimo. Vogliamo creare un’identità forte e poi vedere dove si arriva“.
Come sta Torreira e come lo vede insieme a un altro play?
“Non scopro io Lucas… Lui è uno che sa giocare, in modo rapido e corretto: sono felice di come si è inserito con i compagni. Non giocava da tanto tempo e per questo in settimana deve spingere di più. L’esperimento degli ultimi 10′ di Udine era una scelta dettata da ciò che ci imponeva la partita: avevamo bisogno di gente dinamica, forte nel duello e brava a difendere ad una certa altezza”.
Quanto sarà importante la partita di domani per il grande ex Callejon?
“Solo José non ha segnato finora, ma sono convinto che con l’intelligenza che ha troverà lo spunto per andare in gol. Lui è uno che sa dosare le energie, anche se a Udine ha finito la gara molto stanco, ma tutti lo eravamo: l’Udinese ci ha fatto correre più del previsto. In questi casi l’intelligenza paga. Anche se stremato, José ha dato un grande aiuto a Odriozola. Spero che possa far gol pure lui”.
Come giudica la partenza di Spalletti col Napoli?
“È la prima volta che lo affronterò da avversario: lo ringrazierò personalmente per le parole dette su di me. Le sue frasi mi danno carica e voglia di lavorare. Penso che Spalletti, come altri tecnici che hanno preso in mano un gruppo nuovo, abbia dato subito una grande identità alla sua squadra, che gioca un grande calcio. Ho detto subito alla mia squadra di tenere d’occhio questo Napoli, che è forte in tutto. Già la rosa era forte, poi si è aggiunto un tecnico esperto come lui”.
Perché la sua Fiorentina ha qualche difficoltà con le big?
“In questo momento il calendario non ci ha aiutato: in 7 partite abbiamo incontrato tutte squadre difficili, tra cui le più forti. Le risposte che sto avendo è che ce la possiamo giocare con tutti: abbiamo messo in difficoltà già Inter e Roma e domani vogliamo mettere in difficoltà il Napoli. Domani sarà un altro test difficile per noi, vediamo cosa accadrà a fine gara”.