Il primo tempo di Fiorentina Monza racconta di una partita vera, entrambe vogliono fare bella figura
L’estate incombente culla lo stadio Franchi con una piacevole brezza che accoglie i 20mila astanti venuti per seguire il match tra Fiorentina e Monza, non solo uno scontro tra due compagini che non hanno ormai più da chiedere molto al campionato ma soprattutto un possibile turning point in panchina dove Palladino potrebbe essere chiamato a sostituire Italiano, dato ormai per sicuro partente qui a Firenze.
I primi minuti di partita vedono le due squadre impiegate in una fase di studio mentre, da dietro la porta difesa da Di Gregorio, la parte più calda del tifo fiorentino (Curva Fiesole) intona cori in aperta polemica con la decisione della Lega Serie A di posticipare originariamente previsto per Venerdì 17 Maggio contro il Napoli.
In questo tafferuglio di voci viene redatto però anche il primo tiro in porta della partita con protagonista Nico Gonzalez ma il tiro dell’argentino finisce docile tra le mani dell’estremo difensore avversario. Ciò nonostante però è il Monza ad aprire le ostilità al 9′ della prima frazione di gioco: i rossocrociati, producendo un’ottima uscita dal pressing alto avversario, riescano a portare il pallone sin sulla fascia sinistra dell’area avversaria da dove Dany Mota trova un’ottimo cross verso Djuric: il bosniaco sovrasta Martinez Quarta e fa terminare la sfera in rete.
La Fiorentina tenta la reazione in maniera abbastanza disorganizzata, almeno per i propri standard, trovando però un buon aiuto da Castrovilli: l’ex numero 10 è infatti schierato come esterno sinistro e su quella fascia cerca di creare gioco per i propri compagni. Spesso riuscendoci, con grande affanno quindi di Birindelli.
Il metronomo del gioco monzese viene scandito principalmente dalle scorribande a tutto campo di Colpani e Dany Mota, sino al 20′ i due risultano quasi indecifrabili per lo schieramento viola producendo un allargarsi dei reparti. Il tutto è terreno fertile per i propri compagni soprattutto per l’autore del gol Djuric che, come al suo solito, sta mettendo a ferro e fuoco, quindi con le brutte, l’area dei padroni di casa.
Il primo squillo dei padroni di casa arriva più o meno alla mezz’ora di gioco quando Nico Gonzalez è bravo a trovare un’interessante tracciante in direzione Nzola, una palla capace di quarciare la difesa avversaria in due permettendo all’angolano di trovarsi di fronte a Di Gregorio: quest’ultimo cercando di scartare Di Gregorio in uscita si allunga però troppo il pallone non riuscendo più a trovare l’impatto con la sfera. Si alza però adesso il pressing dei gigliati, ora tornati a creare occasioni in maniera più convincente rispetto a quanto redatto per buona parte del primo tempo.
Non è un caso che l’intensità della Fiorentina premi poi i ragazzi di Italiano al 31′ quando un cross di Barak verso il secondo palo viene ben intercettato da Nico Gonzalez, lesto a impattare il pallone quel tanto che basta per far terminare il pallone in porta: alcuni demeriti difensivi in questo caso per Armando Izzo e Samuele Birindelli, scordatisi totalmente dell’argentino. Due minuti più tardi Nico Gonzalez si rende protagonista anche di un chiaro omaggio a Goerge Weah: il diez viola infatti, partendo vicinissimo all’area di Terraciano, si fa tutto il campo fino a terminare la propria corsa vicino a Di Gregorio, una volta trovatasi defilato contro l’ex Inter però gli spara addosso.
I ragazzi di Italiano prendono coraggio durante gli ultimi 10′ asserragliando gli avversari sulle fasce e costringendoli a difendere molto bassi, partita sin qui maschia e per niente in linea con le poche aspettative riservate. Anche durantye i due minuti di recupero concessi da Zufferli non si placano le emozioni perchè il tandem Barak-Gonzalez produce un’azione molto simile al primo gol viola non trovando però stavolta la via della rete.