Fiorentina-Lazio può aiutare a vagliare le prospettive future dei suoi allenatori
Italiano vive la partita con i suoi ragazzi mentre Sarri sembra un corpo estraneo della Lazio
Una serata gelida e piovosa quella che ha fatto da cornice al posticipo della 26esima giornata di Serie A tra Fiorentina e Lazio, un match molto divertente capace di incarnare in se stesso gioie e dolori di questo sport: dallo svantaggio immeritato ai tanti goal sbagliati dai padroni di casa, dai quattro legni colpiti nell’arco dei 90′ al gol di Luis Alberto sull’unica azione manovrata costruita dalla Lazio, dal body language di Italiano a quello di Sarri.
Il tecnico siculo soffre con la propria squadra e si mette al pari dei propri ragazzi mentre la serata di Firenze instilla il dubbio che la medesima questione non avvenga in casa Lazio dove Maurizio Sarri è apparso polemico per gran parte del match: sbracciate al cielo, mozzicone di sigaretta schiacciato all’inverosimile e una marea di urlacci urlati a cadenza regolare verso i propri ragazzi non possono suggerire un animo di serenità a chi guarda.
E i risultati si vedono: i biancocelesti hanno forse portato a ratifica la peggior gara della propria annata e adesso l’obbiettivo di tornare a qualificarsi per la UEFA Champions League appare più come un miraggio che una solida realtà. Non è un caso che nella conferenza post partita il tecnico aretino si sia lasciato sfuggire alcune critiche verso la società: “Non ho scelto io i calciatori e non ho fatto certo io il mercato- Ha dichiarato nella conferenza post partita-Se io chiedo un giocatore A e me ne arriva uno C e uno D non significa che io abbia potere decisionale all’interno delle scelte aziendali”.
Il mercato della Lazio criticato da Sarri, Italiano fa con quel che ha
Una bordata quella di Sarri indirizzata direttamente alla gestione sportiva della società e, forse conscio della gravità delle frasi pronunciate, si è affrettato a rimandare tali incongruenze di pensiero a fine stagione quando la maggior parte degli addetti ai lavori sussurrano possa esserci la definitiva separazione tra l’allenatore e Claudio Lotito.
Interessata al suo profilo è proprio la Fiorentina di Commisso che presto dovrà anch’essa risolvere le incertezze relative al futuro di Italiano: il tecnico viola ha tanti meriti sull’annata e il suo contratto si rinnoverà automaticamente in caso di qualificazione in UCL ma le sirene napoletane continuano a farsi sempre più vicine all’orizzonte. L’anno scorso sia lui che la società ritennero fosse più giusto declinare l’offerta con la promessa di riparlarne in futuro ma, anche in questo caso, ci si è messo di mezzo un mercato totalmente insoddisfacente.
Fiorentina-Lazio: Spalletti in tribuna osserva Belotti e Immobile
Presente in tribuna anche il CT della Nazionale che ha potuto ammirare con i propri occhi le gesta di Bonaventura e Belotti, due tra i protagonisti più positivi della Fiorentina: il primo, oltre a essersi eccezionalmente travestito da assist man sul gol di Kayode, è anche colui che si è procurato il rigore poi sbagliato da Nico Gonzalez. Di alto livello anche la prestazione del marchigiano Bonaventura che, gol a parte, è stato il vero e proprio faro dei suoi grazie a una posizione leggermente più arretrata rispetto al solito.
Il CT Spalletti prende nota in vista dell’Europeo di questa estate. Lo stesso non si può dire di Immobile che ha messo a referto un’altra partita evanescente facendoci ancora chiedere se sia ormai in una fase calante della propria carriera o debba molte delle proprie problematiche al modo di giocare della Lazio.