Fiorentina, Jovic: “Voglio tornare al top. Vogliamo vincere la Conference”

Fiorentina, Jovic: “Voglio tornare al top. Vogliamo vincere la Conference”

FLORENCE, ITALY - AUGUST 14: Luka Jovic of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the Serie A match between ACF Fiorentina and US Cremonese at Stadio Artemio Franchi on August 14, 2022 in Florence, . (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Luka Jovic vuole trovare continuità, gol e ritornare ad essere decisivo nella sua Fiorentina. L’attaccante serbo, arrivato dal Real Madrid, vuole ritrovare la forma che aveva ai tempi della prima esperienza all’Eintracht Francoforte. Dalle sue prestazioni forse soprattutto dipendono anche i successi in patria e fuori da quest’anno della Viola che ha fatto di tutto per avere Jovic in rosa questa stagione. L’attaccante serbo si è raccontato ai microfoni del sito ufficiale della UEFA.

Fiorentina, ecco l’intervista completa a Jovic

Queste le parole al sito ufficiale della UEFA di Luka Jovic.

Sulla Conference: “Ora sono qui, pronto a tornare al mio precedente livello di prestazioni. È molto importante per ogni calciatore giocare per una squadra che compete in Europa. Tutti vorrebbero essere in una squadra che gioca in Champions League, ma grazie a Dio è stata introdotta la Conference League, così abbiamo la possibilità di giocare anche in questa competizione. Penso che siamo tra i favoriti per vincerla. Dovremo adattarci ad ogni avversario perché penso che abbiamo la qualità per arrivare fino alla finale. Negli ultimi anni, ho vinto la Champions League e ho giocato la semifinale dell’Europa League, quindi mi piacerebbe vincere questa competizione“.

Sul futuro della sua carriera: “Prima di tutto voglio tornare al mio livello precedente perché so che posso farlo; conosco la qualità che possiedo. Sarà una stagione lunga ed estenuante, ma spero che possa raggiungere molti obiettivi e riscoprirmi nuovamente, tornando quello di prima. Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo cinque anni. Era, come mi piace dire, amore a prima vista. Stavo in campo tutto il giorno. Mi sono allenato al tiro, mio padre crossava e io andavo a colpire di testa, oppure giocavo con i miei amici. Era semplicemente la mia routine quotidiana e il calcio significa molto per me. Non posso stare un giorno senza pensare al pallone o senza guardare alcun video. Non ho mai perso una grande partita in TV, questo è tutto per me“.