Fiorentina, Italiano: “Qui si lavora bene, Zeman un maestro. Sull’Inter…”
Vincenzo Italiano si racconta in una lunga intervista, fra la gavetta fatta in passato, l’esperienza alla Fiorentina e il futuro.
Una stagione in chiaroscuro ma che può regalare ancora qualche soddisfazione. Dopo le due finali raggiunte l’anno scorso, la Fiorentina vuole confermarsi ad alti livelli in Coppa Italia e in Conference League, senza dimenticare l’obiettivo in campionato.
La Viola può ancora lottare per un posto in Europa League anche se il percorso continua a essere altalenante. Lo sa bene Vincenzo Italiano, che continua a credere nella squadra e nel proprio lavoro. E si racconta in una lunga intervista a Sportitalia.
Fiorentina, Italiano: “Ho ottenuto risultati storici, obiettivo migliorare l’anno scorso”
Sulla gavetta: “Ho lavorato bene in qualunque posto sono stato. Sono tutti anni da ricordare anche perché ho ottenuto risultati storici come la promozione e la prima salvezza con lo Spezia e la promozione con il Trapani. Ma anche a Firenze abbiamo trovato grandi risultati”.
Sulla finale di Conference League: “Quel gol finale è evitabilissimo e abbiamo avuto il match point con Mandragora a 4 minuti dalla fine. Abbiamo giocato meglio del West Ham, è stato un gran peccato”.
Sui modelli: “È impossibile riproporre le idee di un altro allenatore, al massimo puoi rubacchiare qualche idea. Se hai una mentalità offensiva uno dei maestri a cui guardi è sicuramente Zeman. Qualche spunto l’ho preso”.
Sulla Fiorentina: “Qui si lavora bene. Sono due anni e mezzo che lavoriamo bene, c’è gente spettacolare in società. Il primo anno siamo andati in Europa, il secondo abbiamo fatto due finali. Quest’anno stiamo andando bene in classifica e siamo ancora dentro Coppa Italia e Conference, vogliamo andare in fondo. L’obiettivo è migliorare il settimo-ottavo posto dell’anno scorso”.
Sul modulo: “Una volta ero più attaccato alle idee, poi mi sono reso conto che devi cambiare qualcosa in base alle categorie e ai giocatori che hai a disposizione”.
Sul Viola Park: “Porta attaccamento e senso di appartenenza, è una struttura strepitosa. Sarebbe bello onorare il presidente con un trofeo”.
Sull’Inter: “È impressionante. Con noi non fu una grande Inter, ma quando vinci quelle partite vuol dire che sei indirizzato ad arrivare. È forte in tutti i reparti, può arrivare in fondo anche in Champions League”.
Sul suo passato: “Non ho comunicato in maniera corretta il mio addio allo Spezia. Sono stato molto bene lì, è un errore che ancora oggi non mi perdono”.
Infine, sul futuro: “Tra cinque anni credo che farò ancora l’allenatore. Sto imparando l’inglese, poi si vedrà”.