Fiorentina, Italiano: “Non mi aspetto un Rapid chiuso in difesa”

Fiorentina, Italiano: “Non mi aspetto un Rapid chiuso in difesa”

(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Rapid Vienna, in programma domani sera alle 20:00 al Franchi e valido per il ritorno dei Playoff di Conference League. I viola devono ribaltare la sconfitta per 1-0 subita a Vienna otto giorni fa.

Fiorentina Italiano
(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

Fiorentina, le parole di Italiano alla vigilia del match di ritorno contro il Rapid Vienna: “Loro non verranno qui a difendersi. Possiamo farcela, ma ci dobbiamo mettere testa e qualità. Più forti dello scorso anno? Lasco chiacchiere ad altri”

“Io mi lego a quello che ha dettto il tecnico del Rapid Vienna. Loro verranno qui a metterci pressione e cercare di limitarci. E verranno qui non a subire la nostra reazione. Mi aspetto una partita dove dobbiamo impegnarci a ribaltarla, è un obbligo.

Dobbiamo fare un gol in più dell’avversario, però non mi aspetto un Rapid Venna che verrà qui a difendere e basta. Dovremo essere bravi a metterci testa e equilibrio per tutti i 90 minuti. Se saremo bravi faremo noi la partita, ma il Vienna è un avversario sveglio e non sprovveduto“.

Ho detto già che ogni partita è diversa figuriamoci fare paragoni con altre stagioni. Domani sarà uno scenario diverso rispetto a qeullo che abbiamo vissuto in Conference un anno fa. Ora dobbiamo ribaltare una sconfitta e dobbiamo rimontare. Cercheremo di gestire la partita, solo essendo bravi e maturi ci possiamo riuscire. Credo che abbiamo ottime possibilità, ma dovremo dimostrarlo“.

L’unica cosa che mi preoccupa è restare concentrato sulla partita di domani e passare il turno. Il mercato è aperto e ci disturba ma non voglio parlarne. C’è una partita fondamentale domani e quello ci deve interesssare e basta. Dovremo approcciarla al meglio e portarla a casa e sto solo pensanodo a tutte le possibilità della partita, ma non penso ad altro che al match di domani“.

Secondo me era giusto dare spazio anche a Cristensen in porta. Voglio ricordare che al momento siamo l’unica squadra in Italia che è già su due competizioni ed è difficile. Non siamo ancora al top e dobbiamo arrivarci, credo sia stato giusto inserire i nuovi come Beltran e Parisi. In porta penso che ora dobbiamo solo pensare di passare il turno, così da avere più partite da giocare. Bisogna dimostrare e fare bene e vale per tutti gli altri ruoli“.

Arthur sta rispondendo alla grande. Le sta giocando quasi tutte e l’unica cosa che possiamo fare è non sovraccaricare troppo un giocatore che è tanto che non aveva un minutaggio simile. Lui è riuscito anche a fare 1 assist, lui sa fare tutto e siamo contenti di come si sta comportando a livello fisico. A livello tecnico lo conoscevamo già e non avevamo dubbi“.

Sulla concentrazione abbiamo già risposto. Stiamo cercando di migliorare questo aspetto. Putroppo in queste prime uscite abbiamo concesso già troppo e non abbiamo difeso bene. Dobbiamo lavorare a limitare le azioni avversarie, ma poi serve anche impegno individuale da parte di tutti. In attacco dobbiamo sempre creare di più e abbiamo già segnato 6 gol e dobbiamo avere sempre il dominio della palla. Ovvio che dobbiamo migliorare nella concretezza“.

Sabiri è partito bene e ha lavorato bene. Lui è uno che tira in porta e ha tecnica, purtroppo ha avuto un problema che lo ha un po’ fermato ma ora ha risolto. Lui è un trequartista o ala, però lui si deve adattare al nostro gioco e dobbiamo accelerare il suo inserimento. Non si è allenato con contiinuità ma ora lo ritroveremo. Lui è un valore aggiunto sui calci piazzati e certamente avrà il suo spazio“.

Non mi permettererei mai di espimere nessun giudizio negativo sui nostri tifosi. L’anno scorso abbiamo fatto una grande Conference ma un campionato così così. Magari può darsi che qualcuno ora voglia vederci più in Serie A, rispetto all’Europa. Ma questo a noi ci deve interessare poco, domani vogliamo passare“.

Ma sinceramente quello che dicono gli altri mi importa poco. Mi importa quello che valiamo noi e quello che possiamo fare. Gli avversari possono dire quello che vogliono, ormai se ne dicono di ogni. Non mi va di rispondere a qualcuno. Mi interessa di noi, e so che qualcuno ci affronterà con più attenzione e rispetto e sta a noi saper reggere. Dobbiamo dimostrare sul campo di essere migliorati, non con le chiacchiere. Sono convinto che i nuovi ci aiuteranno“.