Fiorentina, Italiano: “In Europa non si può stare mai tranquilli”

Fiorentina, Italiano: “In Europa non si può stare mai tranquilli”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Conference League contro il Lech Poznan, il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano ha commentato a Sky Sport la sconfitta: “In Europa le gare non sono mai finite. Si era complicata una gara che fortunatamente siamo riusciti a raddrizzare”

vincenzo italiano
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il tecnico della Fiorentina, al termine della sconfitta esterna di Conference League: “In Europa le partite non sono mai chiuse”

Dopo la partita persa, ma con il pass per la semifinale in tasca, Vincenzo Italiano ha raccontato tutte le sue preoccupazioni prima della delicata sfida in terra polacca: “Stasera è successo quello che ho sempre temuto, come era già successo col Braga si è complicata una partita quando sembrava impensabile. Siamo stati bravi a rimanere lucidi rimettendo a posto la qualificazione. Sembrava una formalità ma in Europa non si può essere mai tranquilli. L’obiettivo era quello di centrare le semifinali.

Sui cambi di formazione e sul momento di Sottil
Per me è normale a pensare alle rotazioni avendo partite su partite in pochi giorni. Bonaventura speriamo che sia solo affaticato e non uno stiramento. Nel momento in cui si possono fare rotazioni si devono fare, anche perchè sono entrati bene tutti. Sottil ha delle qualità da giocatore vero, questo strappo e uno contro uno col quale crea superiorità numerica. Deve migliorare sotto porta e nell’ultimo passaggio, adesso è tornato dopo un’operazione complicata e sta ritrovando la forma migliore. Mi auguro che questo gol possa sbloccarlo definitivamente”

Infine, il tecnico viola ha raccontato anche il retroscena in merito al battibecco con il tifoso
“I tifosi spesso hanno meno lucidità degli allenatori. Nel momento in cui si va in difficoltà bisogna mantenere unità e lucidità. Sono andato da un signore con cui parlo spesso e sono andato a dirgli che era importante passare il turno”.