Oggi alle 18:00 contro l’Atalanta nel recupero della 29ª giornata di campionato, Vincenzo Italiano siederà per l’ultima volta sulla panchina della Fiorentina. Il futuro del tecnico dei Viola sembra ormai segnato.
Un’ultima partita e poi sarà addio. Il destino beffardo e anche un po’ cinico non ha nemmeno permesso a Vincenzo Italiano di andarsene da allenatore della Fiorentina dopo la cocente sconfitta in Finale di Conference League contro l’Olympiakos di mercoledì sera. C’è ancora da giocare l’inutile recupero di campionato contro la formazione di Gasperini, e poi finalmente le strade si separeranno.
Non è escluso che l’ufficialità delle dimissioni di Italiano da tecnico dei Viola arrivino nelle ore successive alla partita odierna, con l’allenatore ex Spezia che non rinnoverà il suo contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Una situazione che sicuramente è degenerata dopo mercoledì sera, con l’ennesima beffa in una Finale per Italiano e per la Fiorentina, la terza persa in due stagioni. Ma oltre alla delusione di aver chiuso il suo triennio a Firenze senza nessun trofeo in bacheca, l’allenatore considera il suo ciclo con la Fiorentina esaurito e nemmeno un successo in Coppa avrebbe poi cambiato le cose, come riportato dalla Gazzetta dello Sport.
Il clima ambientale in casa Fiorentina non è dei migliori, con il tifo della squadra toscana che chiede certezze e investimenti in vista della prossima stagione al presidente Rocco Commisso, che sarà costretto a ripartire senza Italiano. In pole per la panchina c’è Raffaele Palladino, tecnico del Monza da tempo nel mirino dei Viola e che dovrà provare a fare meglio del suo predecessore che tra tantissimi sbagli ha saputo costruire un’identità tattica e una proposta di gioco riconoscibile nelle sue tre stagioni alla guida della Fiorentina.
Dopo l’addio alla Fiorentina, Vincenzo Italiano dovrà pensare alla sua prossima esperienza in panchina che potrebbe essere nuovamente in Serie A. Il suo nome gira soprattutto attorno al Bologna, con i rossoblu che pensano a lui come possibile erede di Thiago Motta. Una sfida difficile per il tecnico classe 1977, che si troverà a gestire una squadra partecipante alla Champions League e con importanti ambizioni da seguire.