La serata di Fiorentina-Inter sembra restituire segnali chiari al campionato
La serata gelata del Franchi restituisce al campionato una nuova capolista, o meglio, rimette al proprio posto la squadra che sin da inizio campionato sta meritando quanto raccolto: per la conferma, rivedersi i primi 45′ della gara odierna.
Durante tale occasione i ragazzi di Simone Inzaghi hanno dimostrato grande caratura e maturità concedendo il possesso alla squadra di Italiano seppur rimanendo ben attenti a ogni tipo di errore avversario. E’ infatti dalla riconquista della sfera nella metà campo viola a scaturire l’angolo da cui deriva il vantaggio dei meneghini ed è sempre grazie alla propria scaltrezza che i nerazzurri hanno potuto chiudere la prima frazione di gioco senza subire grandi pericoli.
L’inizio del secondo tempo sembrava far immaginare un Inter volenterosa di cannibalizzare la preda cercando di stroncarla sin dai primi istanti ma la capacità difensiva della Fiorentina stavolta si è dimostrata tremendamente efficace: ben tre le occasioni vanificate durante i primi minuti della ripresa.
Quello che potrebbe invece far preoccupare Simone Inzaghi è la tenuta atletica dei suoi durante l’ultima mezz’ora di gioco quando, era sì naturale concedere qualche metro alla ferocia viola, ma troppe volte Lautaro e compagni si sono dimostrati passivi nelle poche ripartenze concessegli: il risultato finale è anche merito di una certa dose di resilienza. O fortuna che dir si voglia.
Adesso i meneghini potranno trovare la serenità adatta per affrontare il big match casalingo del 4 Febbraio contro la Juventus: la classifica sembra permettere a Inzaghi di gestire la settimana con la dovuta tranquillità.
Il rigore battuto da Nico Gonzalez, oltre a un insulto verso la Dea Bendata, sembra rappresentare uno dei più grandi difetti della truppa viola: la superficialità.
Gli errori di manovra e la poca concretezza del possesso palla non possono essere riferiti solamente a un problema di natura tecnica ma evidenziano una certa carenza di attenzione che potrebbe vanificare la rincorsa al quarto posto.
A vantaggio dei gigliati vi è la poca voracità dei competitors però, passati i freddi invernali, Biraghi e compagni saranno obbligati a svegliarsi dai momenti di torpore cui sono spesso schiavi: i segnali vanno captati con il giusto tempismo, altrimenti si rischia di rimanere fregati.