Fiorentina, il futuro sulla panchina. Resta Prandelli? Le ipotesi possibili

Fiorentina Prandelli

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

È arrivato a novembre, al posto di Iachini. L’uomo giusto, quello che conosce l’ambiente, per risanare una situazione che non decolla. Si parla di Cesare Prandelli, al ritorno sulla panchina della Fiorentina. Lievi miglioramenti sul piano del gioco, così come nella classifica. Partite di spessore, come la vittoria contro la Juventus ma, almeno al momento, la compagne dei viola fatica a decollare. La Fiorentina si è divincolata da un’iniziale situazione di classifica che, in avvio di stagione, la vedeva a ridosso della zona salvezza. Ora i punti di distacco dalla ‘zona calda’ sono 7. Maggiore tranquillità ma non basta. Non può bastare.

Erano bel altre le premesse e, tuttora, sono altre le ambizioni del patron italo-americano Rocco Commisso. Se la retrocessione è leggermente più lontana, ben distante sono le zone a cui ambisce la Fiorentina, Europa League in primis. Ben 15 punti di distacco dall’“Eurozona” e, la sensazione che, anche questa stagione, stia per scivolare nelle intenzioni di ‘salvare il salvabile’. Inevitabilmente, allora, lo sguardo volge altrove, al termine della stagione. Il primo nodo è quello relativo alla panchina e l’incognita è: “Resterà Prandelli?”. Difficile a dirsi ma, i possibili sostituti del tecnico, almeno nelle indiscrezioni, circolano già.

Il primo è ovviamente Maurizio Sarri. L’ex Juve e Napoli è già stato vicino alla Fiorentina, proprio come nome per il post Iachini, tuttavia, non si è trovato un accordo, specialmente data la situazione contrattuale del tecnico, ancora legato ai bianconeri. Un altro nome che stuzzica è quello di Rino Gattuso, un altro profilo che potrebbe essere messo alla porta dal Napoli. Poi ci sono le ‘scommesse’: da Vincenzo Italiano a Fabio Cannavaro. Percorsi differenti con, senz’altro, diverse correnti di pensiero. Sarri sarebbe il big, l’uomo d’esperienza, simbolo del sacrificio. Chi dal basso è arrivato in alto, molto in alto, e conosce perfettamente le sfaccettature di un progetto da risollevare. Gattuso, come Sarri, ha accumulato, suo malgrado, molta esperienza nelle situazioni complesse: dal Milan del duo Fassone-Mirabelli al Napoli post Ancelotti. Un uomo determinato, un combattente per riaccendere l’ardore della Viola.

Le ultime due ipotesi, ovviamente, vanno nella direzione della crescita condivisa. Vincenzo Italiano, non differentemente da Sarri ai tempi dell’Empoli, sta conquistando molti ammiratori con il suo Spezia frizzante ed intraprendente, con un’identità precisa ed un gioco moderno e gradevole. Fabio Cannavaro, dal suo canto, ha fatto le sue fortune da allenatore in Cina, in un contesto sportivo ben al di sotto del livello europeo. Un nome importante che ‘si è fatto le ossa’ altrove, pronto a tornare in Italia per portare il suo bagaglio di conoscenze. Prospettive fantasiose e piste differenti, figlie di una progettualità ben precisa. Si vedrà a fine stagione, sempre che Prandelli non si tenga stretta la sua panchina.