Il campionato della Fiorentina di Iachini era partito come meglio non si poteva. Grande prestazione e tre punti nella partita casalinga contro il Torino di Giampaolo, ritenuto una delle possibili sorprese di quest’anno. Le successive due giornate, tuttavia, hanno ribaltato le prime impressioni.
La squadra di Iachini, infatti, ha subito due sconfitte in altrettante partite. Se quella contro l’Inter era preventivabile data la differenza di valori in campo, però, quella contro la Sampdoria è stata una brutta debacle sotto tutti i punti di vista.
Risultati deludenti, dunque, che hanno portato Iachini a mettere in dubbio le sue certezze. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, l’ex Empoli sta pensando al cambio di modulo.
Le possibilità al vaglio, vista la rosa, possono essere diverse. La prima è il 3-4-2-1 o 3-4-1-2. In questo caso, si tratterebbe, semplicemente, di una variante tattica del suo 3-5-2. Una mezzala tra Castrovilli e Bonaventura, infatti, salirebbe al fianco di Ribery (nel 3-4-2-1) o al supporto del francese e dell’altra punta (3-4-1-2). Questa veste avrebbe il vantaggio di riportare Amrabat nel ruolo in cui ha brillato lo scorso anno, ovvero da interno di un centrocampo a due. Inoltre porterebbe la Fiorentina a essere più offensiva.
Il contro, invece, potrebbe essere la rinuncia proprio a uno fra Bonaventura e Castrovilli tra i titolari. I due, infatti, sarebbero alternativi dato che potrebbero facilmente risultare inadatti nella posizione da mediani. Stesso discorso per Borja Valero. Senza contare, poi, che Callejon, alla soglia dei 34 anni, potrebbe avere difficoltà a ricoprire il ruolo di tutta fascia.
Non è detto che una piccola variazione del tema sia la soluzione. Per questo motivo, Iachini potrebbe rivoluzionare il modulo, passando alla difesa a 4. In questo caso, l’allenatore della Viola potrebbe puntare su un cosiddetto albero di Natale. Il 4-3-2-1. Con la partenza di Chiesa, infatti, la Fiorentina non ha a disposizione ali vere e proprie per attuare un 4-3-3. Ci sarebbero Callejon e Ribery, certo, ma il primo compirà 34 anni a febbraio e il secondo ne ha 37. Difficile, dunque, che possano giocare da ali come facevano in passato. La posizione da trequartisti, liberi di accentrarsi o allargarsi a piacimento, perciò, potrebbe fare al caso loro e anche di Kouamè che agisce meglio da seconda punta. Il tutto senza dover rinunciare a un centrocampista che, data la qualità in rosa (non vanno dimenticati Pulgar e Duncan), sarebbe un peccato.
Nessun problema nemmeno sulle fasce difensive. Lì potrebbero agire due tra Biraghi, Barreca, Lirola e Venuti. Tutti nati terzini di una linea a 4. A destra, volendo giocare con un terzino bloccato, potrebbe essere schierato perfino Caceres o, a sinistra, Igor.
Diverso, però, il discorso per i centrali. Impossibile vedere Pezzella, Milenkovic e il neo arrivato Martinez Quarta in campo contemporaneamente con questa veste tattica. Una pecca vista la qualità dei tre. Inoltre, difendere a 4 non è come difendere a tre e, quindi, potrebbero esserci delle difficoltà, almeno inizialmente.