La vittoria della Fiorentina sul Frosinone è di quelle dilaganti ma questa squadra ha bisogno di continuità
Mi rendo conto sia profondamente antipatico ricordare i momenti bui anche in occasione di rampanti vittorie ma l’ambiente viola è capace di esaltarsi e deprimersi in maniera talmente repentina che ha sempre bisogno di alternare bastone e carota prima di trovare un equilibrio.
O almeno, l’equilibrio adatto per ambire a un importante postazione europea. Quella di Italiano si è dimostrata essere una formazione capace di specchiarsi nelle caratteristiche precedentemente citate e, seppur il risultato suggerisca di guardare alla partita contro il Bologna con un ritrovato ottimismo, sarà importante mantenere ben impressi nella mente i pochi errori compiuti quest’oggi.
Quali? Errori tecnici dettati da una certa superficialità in alcuni momenti del match e uno di questi poteva risultare mortifero per la Fiorentina: infatti, a pochi minuti dall’inizio della partita, un controllo sbagliato da Martinez Quarta poteva portare al patatrac. Fortunatamente Kaio Jorge ha poi restituito il favore sbagliando anch’egli la misura dell’aggancio.
Naturale rischiare quando si ha un approccio tattico coraggioso ma ciò che più impressiona di questa rosa è la capacità di auto infondersi delle penalità nei momenti importanti, difficilmente gli errori sono di reparto ma spesso risultano conseguenza di disattenzioni individuali.
Tra le molte note lieta della gara non potrebbe mancare la prestazione di Belotti: il Gallo visto contro il Frosinone è sembrato possedere garra e cifra tecnica utile per capitalizzare le tante occasioni che la Fiorentina sa costruire in classifica. Il tema dell’attaccante è ormai una discussione di antica memoria al Franchi:” Ha fatto un gol da 9 vero- Ha dichiarato Italiano in conferenza- E’ un giocatore capace di cambiare il piano gara avversario ma ciò che mi sorprende è il suo dinamismo. Gli faccio i complimenti perché è arrivato con gli atteggiamenti giusti e in perfetta condizione atletica, quando un giocatore ha voglia fa la differenza”.
Parole che sembrano giustamente suggellare la titolarità del Gallo anche per la sfida di Bologna, ci sarà da capire invece come andranno interpretati i 90′ di Ikone: il francese è stato forse il vero one man match dando dimostrazione delle grandi qualità in suo possesso. Dovesse mai trovare continuità, potrebbe ambire a qualsiasi squadra del palcoscenico europee ma dovrò dimostrare di poter fare le stesse cose anche contro avversari meno scanzonati nel reparto difensivo.
Di Francesco invece non potrà uscire soddisfatto da questo turno di campionato seppur sia in totale accordo con quanto affermato nella conferenza stampa post partita: “Nei primi 10 minuti abbiamo avuto delle buone occasioni per fare gol- Ha sostenuto il tecnico gialloblu- Ma purtroppo una squadra giovane ha bisogno di essere continuamente stimolata dal gioco per dimostrarsi efficace”.
L’ex allenatore della Roma ha inoltre lamentato di una valutazione errata da parte della terna arbitrale rispetto al giallo di Martinez Quarta su Soulè: l’espulsione sarebbe apparsa come esagerata me è altresì vero come questo campionato ne abbia regalate di più ingiuste. Solite problematiche di un campionato con le regole non chiare sin dall’inizio e modificate in corsa.