Lo stavano aspettando tutti, sapevano che ciò che si era visto nella passata stagione (a sprazzi) non era un’illusione: finalmente il talento di Dusan Vlahovic sta venendo fuori. Il serbo ieri ha disputato una partita imperiosa, sotto ogni punto di vista.
Dal grande gol siglato dopo pochi minuti al lavoro magistrale offerto per tutta la partita. Il giovane attaccante ha difeso bene la palla per tutto il match, ha aiutato la squadra a salire e ha servito ai propri compagni un paio di assist davvero importanti. Una prestazione maiuscola che ha certificato il periodo positivo della punta della Fiorentina: quello di ieri infatti è stato il terzo gol consecutivo per lui, tutti e 3 arrivati nel giro di una settimana. Due sono scaturiti da calcio di rigore, ma anche tirare un penalty, specie in questo periodo della Fiorentina, non è da sottovalutare.
Naturalmente bisogna però focalizzarsi sulle prestazioni ed è inevitabile affermare che queste sono state in crescendo dalla partita con il Sassuolo fino al match di ieri sera. Vlahovic è la punta che mancava a questa squadra: il serbo non è un goleador di razza, ma un giocatore dotato di un’ottima tecnico e con un senso del gol comunque spiccato.
Non segnerà 20 gol a fine stagione, ma in doppia cifra può arrivarci tranquillamente. Nello scorso campionato ci ha deliziato con gol splendidi, adesso sembra esser diventato più concreto ed incisivo negli ultimi metri. Prandelli l’ha messo a suo agio, puntando su di lui fin dall’inizio e relegando in panchina Kouamè, sul quale puntava invece Iachini.
Vlahovic è il punto di riferimento della manovra offensiva viola con Prandelli e finalmente il suo apporto sta iniziando a dare i frutti sperati. La sensazione è che possa andare solo meglio: il ragazzo è dotato di grandi qualità, basterà semplicemente continuare a dargli fiducia e i risultati arriveranno.