Fiorentina-Cremonese, Alvini: “Il risultato più giusto era il pareggio”

Fiorentina-Cremonese, Alvini: “Il risultato più giusto era il pareggio”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Intervenuto in conferenza stampa, Massimiliano Alvini, tecnico della Cremonese, ha analizzato la rocambolesca sconfitta subita contro la Fiorentina. Di seguito le sue parole.

Fiorentina-Cremonese, le parole di Alvini in conferenza

Fiorentina Cremonese Alvini
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

“Non sono soddisfatto di niente, torniamo a casa con zero punti. Quanto alle linee, abbiamo avuto difficoltà soprattutto nel primo tempo, ma abbiamo giocato contro la settima dello scorso campionato. Si è faticato dalla parte di Sottil, lì la Fiorentina ci ha fatto male, ma ci abbiamo provato sempre quando avevamo la palla. Nel secondo tempo la squadra ha fatto una buona gara. La vittoria Viola ci sta, ma la Cremonese se porta a casa il pareggio non è uno scandalo”.

Cosa ha provato dopo il 3-2?
“Mi dispiaceva per i miei calciatori e per i tifosi della Cremonese che ci hanno seguito. Se Biraghi me la butta nel sette non dico niente, ma non è colpa di nessuno: è una situazione che ti lascia in quel momento un po’ di amaro.

Sembra che ci sia già un rapporto diretto tra lei e la squadra, pur nuova.
“Sono deluso dal risultato, che fa la differenza. La differenza sottile sta in una palla che entra o che non entra. Quello cambia l’umore. Le idee mi possono anche lasciare soddisfatto, ma alla fine devo raccogliere zero, che è il dispiacere più grosso. Alcuni giocatori sono arrivati pochi giorni fa, quindi mancano ancora delle conoscenze: queste le darà solo il tempo, ma sicuramente il campionato che ci aspetta è quello di oggi. Cioè quello di una squadra che sa soffrire ma anche ribaltarla per poterla vincere”.

Cosa è successo nell’intervallo?
“Nel primo tempo abbiamo fatto fatica nell’imporre i nostri principi, ma abbiamo sempre provato a ribaltare la partita. Poi davanti avevamo una squadra che ha delle idee di calcio che poche altre compagini hanno. Servono delle conoscenze importanti per giocarci contro. Devi sapere con chi giochi e cosa ti aspetta, so cosa possiamo migliorare”.

Siete comunque a tenervi in equilibrio.
“Il 3 contro 3 non mi ha dato grandi noie, perché quello lo fai coperto. Ci ha dato noia invece quando dovevamo scalare perché palleggiavamo dentro: avevamo la superiorità numerica ma non andavamo in avanti. Le conoscenze che ho detto ci porteranno a miglirare. Mi è forse mancato un cambio”.

È preoccupato che le conoscenze di cui parla siano il vero gap?
“Abbiamo preso un gol all’ultimo che una squadra con più conoscenze non prende. Avevamo la palla in attacco e invece di gestirla l’abbiamo crossata in mezzo con tre giocatori della Fioretina contro uno. L’abbiamo giocata per troppa voglia forse di voler stupire”.

Si è goduto l’essere entrato in Serie A?
“Mi sono emozionato, perché il calcio è bello così. Ed è una delle cose più belle che può regalare. E anche quando hai dietro i tifosi della Fiorentina. Non ci dormirò, è stata una giornata bella dal punto di vista delle emozioni, la partita poi è stato un altro discorso”.

Come giudica la prova di Radu?
“Importantissima. Era giù, gli ho detto di alzare la testa: non esiste quell’errore, è cancellato. Sono molto contento della sua prestazione, deve guardare avanti per migliorare ogni giorno in allenamento. È un grande portiere, gli è stata data un’etichetta che non merita