Fiorentina, Commisso scatenato: “Noi siamo sani. C’è chi vince coi debiti”
Il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Il numero uno dei Viola si è lasciato andare a vari temi e argomenti legati al club toscano e alle sue ambizioni, senza dimenticare profondi attacchi al calcio italiano.
Non è partita nel migliore dei modi la stagione della Fiorentina. Solo cinque pareggi nelle prime cinque partite ufficiali giocate tra Serie A e Conference League, e una nuova forma tattica e di amalgama coi nuovi arrivati ancora da trovare. Il Presidente Commisso traccia la via, ribadendo gli importanti risultati raggiunti in questi anni e dando fiducia per il futuro.
Fiorentina, Commisso a tutto tondo: “Il nostro obiettivo è crescere anno dopo anno. Il sogno è un trofeo. Noi senza debiti, ma il calcio italiano è un sistema malato”
“Io ho acquistato la Fiorentina nel giugno del 2019 e con la squadra che si era salvata dalla retrocessione in Serie B all’ultima giornata. Considerando da dove siamo partiti, io credo che il percorso di crescita sia stato innegabile. Ho speso in 5 anni 430 milioni di euro: 170 per il club, 140 per l’acquisto dei giocatori e 120 per il Viola Park. Tutte finanze nostre e senza prestiti”.
“Nelle ultime stagioni abbiamo disputato due finali europee consecutive in Conference League e una di Coppa Italia. Dispiace non averle vinte, ma tre finali in cinque anni sono un grande risultato. In campionato speravamo di fare meglio e al momento siamo assestati tra il settimo e l’ottavo posto. Possiamo e vogliamo salire altre posizioni. Complessivamente il bilancio per me è più che positivo“.
“In estate abbiamo preso 11 giocatori, un’intera nuova squadra. Bisogna dare tempo a Palladino. Ho sempre detto che l’obiettivo è fare meglio dell’anno prima. Per me è una Fiorentina più forte rispetto allo scorso anno. Sono arrivati giocatori giovani e giocatori esperti su una base già costruita. Ora devono capire il lavoro del nuovo allenatore, ma io sono molto fiducioso“.
“Joe Barone mi manca molto. Lui mi ha aiutato moltissimo in questi anni insieme. Ha fatto un grandissimo lavoro per la Fiorentina in società, in Lega e al Viola Park. Ora il suo lavoro lo stanno proseguendo il DG Alessandro Ferrari e il DS Daniele Pradè. Sogniamo tutti di alzare un trofeo da dedicare a Joe e stiamo lavorando per riuscirci già in questa stagione“.
“La Fiorentina è un club sano e senza debiti, mentre c’è chi vince facendoli. Oggi cerchiamo un equilibrio tra costi e ricavi, ma nel sistema italiano è quasi impossibile e bisogna sempre inserire nuovi flussi di denaro. L’impegno è sempre stato e resta quello di migliorarci anno dopo anno“.
“Il tifoso vive tutto con estrema passione e spesso non è lucido. Vive giorno per giorno e una sconfitta è vissuta come un dramma. Anche sulle cessioni sono stato criticato, ma poi il tempo ci ha dato ragione“.
“Gli affari con la Juventus? È stata l’unica squadra ad offrire soldi. Con Vlahovic abbiamo fatto un grande affare, per non parlare di Chiesa: è andato al Liverpool per 12 milioni e noi lo abbiamo venduto a loro a 60. Chi ha fatto l’affare?“.