Finale di Coppa Italia, tredici anni fa l’ultima volta lontano da Roma
La Coppa Italia 2020/2021 potrebbe essere assegnata allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, a Milano; non accadeva dal 2006/2007, e in quell’occasione si trattava della partita di ritorno della finale Inter-Roma. Dopo tredici edizioni che hanno visto l’assegnazione del trofeo tramite una finale in gara unica allo Stadio Olimpico, quest’anno l’evento principale della Coppa Italia potrebbe cambiare sede.
Infatti, la finale della competizione è in programma per il prossimo 19 maggio 2021, ma in quei giorni lo Stadio Olimpico non potrà essere utilizzato, visti i preparativi per l’Europeo itinerante rinviato alla prossima estate a causa della pandemia da COVID-19.
Torniamo però indietro fino a quel pomeriggio del 17 maggio 2007. L’Inter di Mancini si presentava al Meazza con l’obiettivo di rimontare 4 reti alla Roma di Spalletti. I nerazzurri si erano da poco laureati Campioni d’Italia, dopo un’annata trionfale. I rivali giallorossi, invece, avevano vissuto una stagione di alti e bassi, culminata con il 6-2 della finale di andata, proprio allo Stadio Olimpico. Al Meazza, dopo i due gol interisti firmati da Crespo e Cruz, a consegnare il trofeo alla Roma fu Simone Perrotta. I giallorossi persero 2-1, ma portarono a casa l’ottava Coppa Italia della loro storia.
La stagione successiva avvenne il cambio nella formula: la finale si svolse in partita unica allo Stadio Olimpico di Roma. Ora, dopo tredici anni, la competizione potrebbe doversi spostare dal suo tempio usuale e tornare nuovamente a San Siro. E l’ultima volta che nemmeno una gara di finale di Coppa Italia si disputò allo Stadio Olimpico di Roma fu diciannove anni fa, nella stagione 2001-2002, quando il Parma superò la Juventus.
Sarà l’ennesima novità di un biennio che, a causa della pandemia, ricorderemo sportivamente come il più travagliato del dopoguerra. La speranza è che, rispetto all’ultima finale tra Napoli e Juventus, il prossimo 19 maggio sarà possibile vedere di nuovo i tifosi esultare sugli spalti e non più dei freddi e anonimi green screen.