FIGC, Gravina sul Giorno della memoria: “Mondo del calcio deve diffondere giusti valori”
Oggi 27 gennaio, è il Giorno della memoria, ricorrenza internazionale per ricordare le vittime della persecuzione nazista. Non solo ebrei tra coloro che finirono nei campi di concentramento, ma tra loro ricordiamo anche migliaia di prigionieri politici, emigrati, testimoni di Geova, omosessuali e zingari.
Il presidente Gravina e la lotta alla discriminazione
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina in questa speciale giornata si è così espresso: “Questa ricorrenza non rappresenta solo una commemorazione delle vittime dell’Olocausto, ma ci richiama al dovere di impegnarci ogni giorno per combattere qualsiasi forma di antisemitismo e discriminazione e assicurare alle nuove generazioni un mondo libero e incentrato sul rispetto della dignità umana”.
Nelle prossime settimane la Federazione insieme alla UEFA e all’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri), lancerà un’ampia e articolata campagna contro le discriminazioni razziali. L’obiettivo sarà quello di diffondere un messaggio forte contro la discriminazione e al razzismo di ogni tipo.
Così prosegue Gravina: “Il mondo del calcio è uno straordinario veicolo per raggiungere i giovani e ha il compito di alimentare la memoria perché solo attraverso il ricordo è possibile sperare in un futuro dove non ci sia più spazio per odio e intolleranza. Siamo costantemente impegnati nel sostenere programmi di sensibilizzazione e progetti concreti che coinvolgano tutte le componenti federali, con la consapevolezza che facendo squadra sarà più semplice farci ascoltare e diffondere quei valori che sono alla base dello sport e di una società democratica”.