Sono giorni roventi per la politica del calcio. Le perdite economiche dovute alla pandemia hanno mostrato al mondo le ferite aperte del business calcio e lo scossone dato dalla Superlega – benché sembra sia passato – ha lasciato dei segni. Le istituzioni calcistiche sono impegnate oggi a trovare nuove formule, per rendere le competizioni sostenibili e maggiormente attrattive. La FIFA è impegnata in una campagna comunicativa per arrivare all’approvazione dei Mondiali ogni due anni. A spiegare la posizione della massima istituzione del calcio mondiale, Arsene Wenger, responsabile dello sviluppo mondiale del calcio per la FIFA:
“Tutti gli attori sono preoccupati per la quantità e la qualità delle partite. Partiamo dal fare meno viaggi e meno cambi climatici. Il modo di unire le partite delle Nazionali e delle squadre non è il più appropriato. Dobbiamo ridurre le partite, ma devono essere molto più interessanti. I tifosi vogliono partite più importanti. Lo pretendono. Dobbiamo ridurre le differenze tra le confederazioni e dare le stesse opportunità. A settembre c’è già una prima finestra, a ottobre la seconda, a novembre, a marzo la quarta. A giugno inizia l’ultima e a luglio inizia la nuova stagione. Tutto questo è tropp. Bisogna raggruppare le fasi di qualificazione per evitare i viaggi. Agosto e settembre sarebbero per i tornei per club e ottobre per le qualificazioni. Da novembre alla fine della stagione per i club“