Non è una novità che la Fifa stia lavorando da tempo ad un programma che prevede un rinnovamento delle regole, delle competizioni e dei calendari piuttosto radicale. Lo scossone della “Superlega” di pochi mesi fa, aveva – tralasciando le posizioni e le idee in merito – messo l’accento su una questione importante: quale direzione far prendere al calcio.
Il mondo dello sport è strettamente collegato all’appeal e all’interesse che trasmette, non solo per una questione di diritti televisivi ma, soprattutto, per una questione di evolversi insieme alla storia che necessariamente va avanti.
Su tutto questo discorso si basa una delle tante idee della Fifa: proporre Mondiali e competizioni continentali (Europeo, Copa America, Coppa d’Africa, ecc) ogni due anni. Il successo di visibilità ottenuto da Euro2020 e Copa America ha rilanciato questa idea. Anni dispari per competizioni continentali e anni pari per il Mondiale.
Spesso, cambiare le modalità di uno o più format in un determinato sport potrebbe essere visto come una dichiarazione sottintesa di aver fallito, di non avere più l’approvazione massima dei fan e del pubblico e potrebbe sortire anche l’effetto contrario e quindi perdere altro appeal come nel caso della sprint race attuata in Formula1.
Le ricerche di mercato indicano come le partite ad eliminazione diretta siano quelle più seguite, perché creano più fascino e interesse. Insomma, la strada tracciata dovrebbe portare dal 2024 a raddoppiare gli eventi senza sottrarre i giorni presi dalla Nazionale ai Club e, quindi, diminuendo drasticamente il numero di amichevoli – che come tali – risultano molto più noiose di una competizione ufficiale.
Non tutti i cambiamenti poi risultano efficaci e mantengono le prospettive immaginate e bisogna pensare anche al rischio che questa idea possa non andare come sperato. Bisognerà capire se le Leghe saranno d’accordo ma anche incastrare le varie competizioni e tutelare i giocatore che se, fino ad ora, disputavano circa 80 partite (un giocatore di Premier League anche di più) nel caso in cui durante l’anno di Mondiale o Europeo/Copa America arrivavano in fondo a tutte le competizioni, con questa nuova idea si ritroverebbero ad allungare la stagione fino agli inizi di luglio praticamente ogni anno.
Con un Europeo ogni due anni che fine farà la Nations League?
Non è dato saperlo. Eppure, la Nations League è un format molto utile per promuovere nazionali minori che hanno meno opportunità di mostrarsi nella fase finale della competizione continentale o in un Mondiale.
L’interesse della Fifa continuerà ad essere quello di rendere il calcio una delle aziende più prolifiche o si deciderà di mettere in primo piano lo sviluppo del gioco per portarlo davvero alla portata di tutti? Intanto il sistema calcio, in chiave calciomercato è estremamente monotono con pochissime squadre che possono permettersi contratti faraonici e acquistare i migliori in circolazione, ammazzando così la competizione. Vedremo come si svilupperà il tutto, con la speranza di non dover sentire ciò che fino ad ora abbiamo sentito a cadenza di quattro anni: “Morti operai per la costruzione dello stadio per il Mondiale20cifreascelta”.