Ferrero, i giudici: “Era a conoscenza dell’indagine, ma sfidava gli inquirenti”
Massimo Ferrero, ormai ex patron della Sampdoria, è stato arrestato per bancarotta il 6 dicembre ed è ora ai domiciliari. Arrivano novità per quanto riguarda il suo caso, con il tribunale del riesame di Catanzaro che deposita le carte e fa chiarezza sulla vicenda.
Ferrero era a conoscenza dell’indagine
Come emerge dai giudici del tribunale del riesame, Ferrero era a conoscenza dell’indagine che lo riguardava. Come riporta Il Secolo XIX, l’ex patron blucerchiato aveva ricevuto un avviso di garanzia, ma sfidava comunque gli inquirenti proseguendo conversazioni e parlandone al telefono.
Le accuse a Ferrero
L’ex presidente della Samp è accusato di una serie di reati fallimentari a carico di quattro società (Ellemme, Blu Cinematografica, Blue Line e Maestrale). Oltre a lui sono coinvolte altri nove individui, tra cui Vanessa Ferrero, la figlia. Ad ora Massimo è ai domiciliari, ma i giudici sono comunque stati impassibili nei suoi confronti, ribadendo che: “se non sottoposto a vincolo cautelare possa continuare ad avere contatti con i soggetti che, di volta in volta e gestendo le società a lui riconducibili, garantiscano la perpetrazione delle sue direttive e delle sue volontà”.