Fernando Forestieri, “il nuovo Messi” mancato torna dopo 12 anni
Fernando Forestieri. Qualcuno lo ricorderà, altri meno. Qualcun altro, probabilmente, ha sentito il suo nome per la prima volta. Una storia particolare quella dell’attaccante classe 1990. Forestieri entrò nelle discussioni della Serie A nel lontano 2008. Ai tempi, aveva 18 anni ed era considerato un futuro fenomeno, qualcuno azzardò un inopportuno paragone con Messi. C’è da dire che, al buon Forestieri, il talento non mancava. Quel 13 gennaio del 2008, Forestieri partì dalla panchina, per poi entrare in campo al 75′, quando il suo Siena era sotto per 3-1. L’allora 18enne argentino, aveva accumulato appena 93 minuti di presenze in Serie A, quando entrò al cospetto della dominante Inter di Mancini, che si avviava alla conquista del terzo scudetto consecutivo. Forestieri, in quei pochi minuti, diede sfoggio di tutta la sua brillantezza, segnando al 90′ il gol del 3-2 che lasciò immobile un certo Julio Cesar.
Sembrava il preludio ad una carriera da sogno ma, malauguratamente, le cose non andarono come si auspicava. Dopo quel gol ai nerazzurri, seguì giusto un assist in Serie A contro l’Udinese, poi numerose battute d’arresto. “Ha solo 18 anni, diamogli tempo”. Era il ragionamento più comune tra gli addetti ai lavori, nonché il più sensato. A fine stagione rientrò al Genoa che ne deteneva la comproprietà del cartellino e, verosimilmente, decise di riscattarlo, lasciando in prestito a Siena. Peccato, però, che nella stagione successiva, Forestieri presenzi appena in due partite senza incidere. Così, il Genoa, sceglie di fargli fare un piccolo passo indietro per ritrovarsi, mandandolo in prestito al Vicenza, in Serie B, dove Forestieri segna 5 reti in 19 partite.
L’Udinese si interessa a lui, acquistandone parte del cartellino in comproprietà, dopo che è rientrato da un altro prestito, stavolta al Malaga. Forestieri entra in una spirale di prestiti che, oltre gli spagnoli, lo vede giocare nell’Empoli e nel Bari. I numeri, però, restano ben distanti da quelli di un prodigio del calcio. Al netto dei prestiti, tra Liga spagnola, Serie A e Serie B, Forestieri totalizza appena 6 gol in 66 presenze.
La famiglia Pozzo, proprietaria di Udinese e Watford, decide di acquistarlo dal Genoa, dopo aver inizialmente perso la proprietà alle buste. Dopodiché decide di mandarlo al Watford in Championship (Serie B inglese, ndr). La media si alza. Forestieri segna 8 gol e fornisce 10 assist in 31 presenze, tra campionato e playoff. Il Watford, pertanto, lo riscatta. In Championship, Forestieri continua a segnare ma, al momento della promozione in Premier League, il club sceglie di cederlo allo Sheffield Wednesday. Forestieri continua, dunque, a giocare in Championship. Rimarrà cinque anni nel South Yorkshire, dove segna 40 gol in 134 presenze e, portando a referto anche 18 assist.
Quest’anno, l’Udinese ha deciso di dargli una nuova chance e, la speranza, è che Forestieri possa ritagliarsi una seconda parte di carriera che, verosimilmente, profumi di rivincita. Il gol segnato alla Lazio, dopo quello segnato in Coppa Italia, possono essere un nuovo trampolino di lancio.