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Federico Chiesa è davvero ciò di cui ha bisogno la Juventus?

Federico Chiesa e la Juventus, un matrimonio già scritto che aspettava solo di potersi compiere ufficialmente e, finalmente, ieri, nell’ultima giornata di questa sessione di calciomercato, è stato possibile.

Il classe ’97 vestirà la maglia bianconera per almeno due stagioni, anche se, con molta probabilità, scatterà l’obbligo di riscatto e quindi la sua avventura torinese potrà, nel caso, continuare.

Quella che ha portato Chiesa alla Juventus è stata una trattativa che ha tenuto banco per tutta questa sessione di calciomercato. A volte sembrava essere più lontano, altre volte fin troppo vicino.
E alla fine si è risolta nel modo migliore per entrambe le parti, anche se, i tifosi della sua ormai ex squadra, non l’hanno presa proprio bene.

A quasi ventitré anni bisogna però pensare a ciò che è meglio per la propria carriera. A quest’età si vuole vincere e c’è la frenesia di farsi un nome ancora più grande. E la voglia di rispettare ed onorare un cognome così importante, portandone il peso a testa alta.

E tutto questo, per Federico, è racchiuso in una sola, semplice, parola: Juventus.

Il calciatore e la Vecchia Signora si sono aspettati tanto ed ora finalmente sono insieme.

Ma è davvero questa la scelta giusta? Federico Chiesa è ciò che davvero serve alla Juventus?

Nei quattro anni a Firenze si è sicuramente fatto notare. Ha dimostrato il grande talento che lo contraddistingue, è stato definito fra i migliori talenti del calcio italiano, da alcuni addirittura il migliore. Nelle ultime due stagioni, però, non si può negare che sia mancato un vero e proprio salto di qualità. Chiesa non è riuscito a prendersi la Fiorentina come tutti si aspettavano.

Certo, non si può pretendere che un ragazzo così giovane si prenda il peso di una squadra intera sulle spalle ma, le prime impressioni, avevano fatto pensare a grandi cose con la maglia viola. Grandi cose che, complici una serie di fattori tra cui il ruolo non definito, non si sono mai visti.

Il ruolo

Primo fra tutti i fattori che non hanno permesso il salto di qualità del classe ’97 è sicuramente la mancanza di un vero e proprio ruolo.

Al suo debutto, sotto la guida di Paulo Sousa, ha giocato come esterno a tutta fascia con la difesa a tre, mentre sia Montella che Iachini lo hanno usato come seconda punta nel 3-5-2.
Proprio quest’ultimo lo ha riportato nel suo ruolo iniziale, dandogli così la possibilità di esprimersi al meglio, cosa che gli ha permesso di segnare ben 10 gol nella passata stagione.

Chiesa, quindi, non ha ancora un ruolo definito.

Il modulo fino ad ora adottato da Pirlo è il 3-5-2.
Se verrà confermato il suo utilizzo anche nel futuro, l’attaccante corre il rischio di non riuscire ad esprimere al meglio le sue qualità.

La concorrenza

Infine, c’è anche da tener conto della grande concorrenza presente alla Juventus: Cuadrado, Bernardeschi e soprattutto Kulusevski. Lo svedese, nelle prime giornate, è stato un titolarissimo delle formazioni presentate da Pirlo. Il dubbio che Chiesa possa diventare una riserva di lusso, purtroppo, è più che lecito ma, questo, è anche il rischio che si ha quando si va a giocare in una squadra così importante. Federico sicuramente lo sa e farà di tutto per guadagnarsi una maglia da titolare.

I dubbi ci sono, le domande sono lecite e solo il tempo potrà dirci se questo matrimonio sia stata una scelta giusta o si concluderà con un triste divorzio.

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Published by
Francesca Galbiati