Favola Saarbrücken, Rizzuto in ESCLUSIVA: “Adesso ci crediamo”
Il Saarbrücken sogna la finale di Coppa di Germania. Ecco le parole in esclusiva di uno dei protagonisti di quest’impresa: Calogero Rizzuto.
Dopo il Bayern Monaco e l’Eintracht Francoforte, anche il Borussia Monchengladbach cade nella trappola del Saarbrücken. Al Ludwigparkstadion è festa, ancora una volta. I “cup killers”, come qualcuno ha iniziato a chiamarli, hanno battuto la terza squadra di Bundesliga in DFB Pokal, la Coppa di Germania, e si apprestano a sfidare il Kaiserslautern in semifinale il 2 aprile. Uno dei protagonisti di questa bellissima favola è Calogero Rizzuto, terzino tedesco del club neroblu, ma dalle origini siciliane. Dopo averci parlato in occasione della vittoria contro il Bayern Monaco, il giocatore, che sta vivendo un sogno, è tornato ai nostri microfoni in esclusiva.
“L’ultima partita è stata davvero folle. Non ho potuto giocare perché ero malato, ma essere stato anche solo in panchina a questa partita è stato incredibile. Nessuno poteva crederci. Questa è la cosa più bella della mia carriera. Se ci credevo? Sì. Dopo che vinci contro il Bayern Monaco e l’Eintracht Francoforte ci devi credere a tutti i costi. Ci siamo messi tutti in difesa ad aspettare qualche chance di segnare un gol. Sapevamo che il Borussia Monchengladbach si sarebbe riversato tutto in attacco, così abbiamo trovato un po’ di spazio e abbiamo contrattaccato”. Così ha esordito Calogero Rizzuto, ancora incredulo per quello che sta succedendo a Saarbrücken.
La favola Saarbrücken raccontata da Calogero Rizzuto
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Com’è stato vivere la partita dalla panchina?
“Per me è stato difficile non giocare e stare in panchina. L’allenatore mi ha chiesto se volessi giocare, ma non avevo le forze. Non volevo uscire dopo 10/20 minuti. Se fossimo andati ai rigori l’allenatore mi avrebbe fatto entrare. Vincere dopo 95 minuti è stata la cosa più bella. Se ho avuto un po’ di paura? Un po’ sì, ma vedere tutti i miei compagni mettere il cuore per questa partita è stato davvero bello”.
Come siete riusciti a non prendere gol? Come ti spighi quel vostro contropiede finito in gol al 93′?
“Ti dico la verità, non è stato studiato, è stata fortuna. Il nostro campo non era messo bene, pioveva e il terreno non era in stato ottimale. Queste squadre che hanno un tasso tecnico così alto, se la terra non è buona, faticano a giocare bene. Noi avevamo in testa di difenderci soltanto e ci dicevamo: “se abbiamo anche solo una chance dobbiamo segnare un gol”. Oggi nessuno però parla più di fortuna, oggi c’è solo scritto che siamo in semifinale”.
Nel vostro gol c’è stata anche una disattenzione del Monchengladbach?
“Dopo la partita ho sentito Julian Weigl che diceva che questa situazione, per una squadra di Bundesliga, non è buona. Non capiva perché la squadra era aperta difensivamente. Se ho parlato con qualche giocatore del Borussia Monchengladbach? No, nessuno voleva a parte un portiere, Tobias Sippel, con la quale ho giocato assieme a Kaiserslautern. Gli altri non volevano parlare e sono andati subito negli spogliatoi”.
La reazione al gol di Bruncker
“Correvo, non sapevo neanche dove. Ci siamo abbracciati tutti, è stata un’esplosione nella testa. Non ricordo una cosa altrettanto bella nella mia carriera da calciatore”.
La festa a Saarbrücken dopo la vittoria
“Io purtroppo sono andato subito a casa a dormire, ero ancora un po’ malato. Ho un po’ di foto che mi hanno inviato e sono bellissime. Tutti i miei compagni di squadra erano ubriachi…e anche gli allenatori! Anche i tifosi hanno festeggiato, sono andati in un bar di Saarbrücken ad aspettare la squadra, poi hanno fatto festa tutti assieme. C’era mezzo paese riunito”.
La semifinale contro il Kaiserslautern si avvicina
Credete davvero di arrivare in finale arrivati a questo punto?
“Certo, ci crediamo. Tutti pensano che, dato che abbiamo vinto contro tre squadre di Bundesliga, contro il Kaiserslautern sarà facile, ma io penso che sarà la partita più difficile di tutte. L’allenatore avversario ha detto che noi siamo i favoriti, ma sono tutte strategie mentali. Pensa che noi siamo già contenti così e che siamo meglio di loro, ma noi sappiamo che il Kaiserslautern è una squadra forte. Giocheremo questa partita alla stessa maniera delle altre. Questa partita può elevare una stagione intera. Lo storico contro il Kaiserslautern non è buono, hanno sempre vinto loro alle ultime partite, ma è una motivazione per vincere e andare a Berlino. Quello che dovesse succedere a Berlino poi non interesserebbe a nessuno, perché questa stagione sarà nella storia”.
“Se si va in finale…” La scommessa di Calogero
“Se vinciamo contro il Kaiserslautern mi farò un tatuaggio sulla gamba per questa città. Metterò una storia su Instagram e decideranno i tifosi cosa dovrò tatuarmi. Quando in futuro rivedrò quel tatuaggio ripenserò sempre a questa stagione e a quanto è stato bello”.