Sempre più Fabian Ruiz. Il centrocampista del Napoli ha letteralmente dato spettacolo con la sua Spagna contro la Germania: entrato in campo all’8′ al posto dell’infortunato Canales, il talento azzurro ha dispensato calcio dando una grossa mano alla nazionale di Luis Enrique nella vittoria maturata per 6-0 contro i tedeschi. In totale 3 assist ed un sombrero splendido che ha fatto partire l’azione del momentaneo 4-0. Calcio spettacolo messo in campo dallo spagnolo del Napoli, che adesso ha in mente di prendersi la scena anche tra le fila della squadra azzurra.
La definizione adatta, seppur alquanto filosofica, sembrerebbe essere proprio questa: il talento di Fabian Ruiz non è in discussione, ma spesso in queste stagioni al Napoli non è riuscito mai a farlo emergere fino in fondo.
Dalla classa e la maestria viste in nazionale all’essenza compassata espressa con il Napoli in diverse partite. Lo specchiarsi continuamente nella propria classe l’ha reso sterile all’ombra del San Paolo, incatenato dal proprio talento. Gli azzurri lo aspettano e continuano a dargli fiducia partita dopo partita, ma il problema principale potrebbe consistere ad esempio nel ruolo da lui ricoperto.
Nel 4-2-3-1 Fabian infatti è costretto a ricoprire il ruolo da mediano in un centrocampo a 2 al fianco di Timeouè Bakayoko. Con il francese, i compiti difensivi sono minori ma pur sempre presenti: in questo modo le sue qualità vengono leggermente oscurate dai kilometri percorsi per recuperare il pallone, e soprattutto dai 25 metri in poi il suo apporto viene a mancare. Il possesso palla e le verticalizzazioni stanno diventando un punto a suo favore, ma la magia che da sempre l’ha contraddistinto nelle sue giocate finisce con lo sparire.
Con la Spagna ciò non accade e ieri sera ne abbiamo avuto l’ennesima prova. Da mezz’ala di sinistra l’ex Betis ha messo in campo tutte le sue qualità andando a sfornare una prestazione a dir poco eccellente. Anche nel Napoli ha dato il meglio di sé in quel ruolo: in questa stagione però, come detto, e anche con Ancelotti nel 4-4-2, il suo rendimento non è stato dei migliori.
La speranza è che il suo talento possa riuscire ad emergere nonostante il modulo, ma con l’infortunio di Osimhen potremmo rivederlo in una delle prossime partite nuovamente da interno in un centrocampo a 3, “sfruttando” l’infortunio del nigeriano per tornare sul vecchio modulo tanto caro agli azzurri.
In questo modo il numero 8 azzurro potrebbe tornare ad incantare anche all’ombra del San Paolo, conscio di essere in un anno fondamentale per la sua carriera, che lo porterà all’Europeo e forse magari anche in una big: Barcellona e Real Madrid infatti non smettono di monitorarlo, consapevoli di potersi accaparrare uno dei talenti più importanti del panorama europeo.