Alle 12.45, da Nyon, prenderanno forma i 12 gironi dell’Europa League 2020/2021. Che, per avere i nomi di tutte le 48 partecipanti, ha dovuto attendere la fine di Rio Ave-Milan. La lotteria dei rigori, lunghissima, alla fine ha qualificato i rossoneri, terza italiana nella competizione europea. Dove si erano già qualificate la quinta e la sesta forza dell’ultima Serie A: Napoli e Roma. Ha fatto rumore l’esclusione, eccellente, dei portoghesi dello Sporting, battuti dagli austriaci del LASK con un rotondo 4-1. Ma si è fermata all’ultimo atto anche la corsa di Copenaghen (battuto dai croati del Rijeka), Basilea (fuori contro il CSKA Sofia) e Wolfsburg (superato dall’AEK Atene).
Tornando al sorteggio, Gattuso e Fonseca, dall’alto della prima fascia, non vivranno particolari patemi, ma guai a rilassarsi, specie quando di mezzo c’è la sorte. Tra le squadre da evitare, le più temibili sono Leicester e Real Sociedad, entrambe in seconda fascia, che hanno sfiorato la qualificazione in Champions League la scorsa stagione. Le vere mine vaganti, però, sono in terza fascia: gli spagnoli del Granada, gli olandesi di AZ Alkmaar e Feyenoord ed i tedeschi dell’Hoffenheim rischiano di rivelarsi clienti assai scomodi. Anche la quarta fascia nasconde un’insidia: i francesi del Lille, ben più pericolosi del Nizza e dei rumeni del Cluj.
Per i rossoneri di Stefano Pioli, che ieri sera hanno sudato freddo nel play off contro il Rio Ave, superato solo dopo un’interminabile serie di rigori, i pericoli sono decisamente maggiori. Nonostante una storia da nobile del calcio europeo, il Milan riparte dalla terza fascia, ed oltre ai rischi che possono arrivare dalla seconda e dalla quarta, è dalla prima fascia che uscirà l’avversario peggiore. Fatto salvo per le italiane (non si possono sorteggiare squadre dello stesso Paese nel medesimo girone), l’urna potrebbe riservare ai rossoneri una tra Arsenal, Tottenham, Benfica, Bayer Leverkusen, Villarreal, Cska Mosca, Braga, Gent, Psv o Celtic. Evitare le inglesi è la speranza, pescare il Braga una pia illusione: dopo la maratona di Rio Ave, non sarebbe saggio sottovalutare un’altra volta le portoghesi.