Europa League, per la Roma ancora il Feyenoord: il punto sugli olandesi
Con il 7-1 rifilato ieri sera allo Shakhtar Donetsk, il Feyenoord si candida ad essere una delle sorprese di questa edizione dell’Europa League. Dopo aver superato il girone, eliminando la Lazio e costringendola alla Conference League, gli olandesi hanno dimostrato anche agli ottavi di che pasta sono fatti, eliminando senza difficoltà una delle formazioni retrocesse dalla Champions League. Una stagione fino ad ora perfetta quella del Feyenoord, se pensiamo anche al primo posto in Eredivise, con tre punti di vantaggio sull’Ajax. Senza chissà quali velleità, gli olandesi potrebbero, da qui in avanti, recitare un ruolo da protagonista.
Europa League, la scheda tecnica del Feyenoord
4-3-3 tutto d’attacco per il tecnico Arne Slot, in grado di dare una precisa idea di gioco alla sua squadra. Costante sviluppo verticale ed attacco alla profondità: queste le idee che contraddistinguono il Feyenoord. Nessun nome di spicco, ma tanti giovani di qualità che certamente faranno parlare di sé. Su tutti, Giménez e Kokcu, mattatori nel match contro gli ucraini e costanti spine nel fianco delle difese avversarie. E proprio dal loro senso del gol passeranno gran parte delle possibilità di qualificazione alla semifinale.
Feyenoord, la stella è Kokcu
Con otto reti in campionato e tre in Europa League, Orkun Kokcu rappresenta la stella più luminosa in casa Feyenoord. Centrocampista dalle spiccate doti offensive di soli 22 anni, è il numero 10 perfetto per lo stile di gioco degli olandesi. Rapidità di pensiero e pericolosità sui calci piazzati sono le armi in più di un calciatore che, nelle prossime settimane, farà certamente parlare di sé. Indipendentemente dalla qualificazione alla semifinale.