Europa League, l’Atalanta può fare l’impresa col Leverkusen?

Europa League, l’Atalanta può fare l’impresa col Leverkusen?

(Photo by Marco Luzzani, Gettyimages) calcioinpillole.com

Mercoledì sera all’Aviva Stadium di Dublino l’Atalanta si gioca la finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Un appuntamento con la storia per La Dea, che cerca il primo trionfo europeo contro una squadra fortissima. 

L’Atalanta si prepara a quella che è indubbiamente la partita più importante della storia del club bergamasco. La prima finale europea della società orobica che ha un’occasione irripetibile di mettere il proprio nome tra le grandissime del calcio italiano, riportando l’Europa League (la vecchia Coppa UEFA) nel palmares della Serie A, un trofeo che manca all’Italia dal 1999.

Europa League, l’Atalanta verso il sogno: come battere l’imbattibile Bayer Leverkusen

La missione è tutt’altro che facile perché nell’ultimo atto della seconda competizione europea per importanza, la squadra di Gasperini avrà di fronte quel Bayer Leverkusen che ha dipinto un’annata assolutamente straordinaria. La squadra di Xabi Alonso ha conquistato la sua prima Bundesliga nella sua storia e lo ha fatto nel modo più incredibile.

Europa League talanta
(Photo by Marco Luzzani, Gettyimages) calcioinpillole.com. L’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini

Zero sconfitte in campionato ma anche tra tutte le competizioni, dove le Aspirine non hanno conosciuto l’amarezza del KO nè in Europa e nè in Coppa di Germania, dove sabato si giocheranno un’altra finale contro il Kaiserslautern. Una squadra assolutamente perfetta composta da ottimi singoli e plasmata con un gioco offensivo e moderno da Xabi Alonso che delle 51 partite giocate finora ne ha vinte 42, pareggiate 9 e persa nessuna.

Coraggio, personalità e qualità in attacco. Le armi della Dea

Un avversario assolutamente non di poco conto per l’Atalanta, che però in questa Europa League ha compiuto un percorso di crescita notevole andando ad eliminare squadre temibili come lo Sporting Lisbona agli ottavi di finale e soprattutto buttando fuori il Liverpool ai quarti di finale. La squadra di Gasperini ha nel suo potenziale le armi e le possibilità di poter mettere in difficoltà i tedeschi, ma ovviamente servirà la miglior versione dell’Atalanta possibile.

Per prima cosa La Dea non dovrà ripetere gli errori visti nella finale di Coppa Italia persa contro la Juventus mercoledì scorso, soprattutto a livello di approccio mentale alla gara non dando modo al Leverkusen di trovarsi di fronte ad una squadra impaurita dall’evento. Contro i bianconeri l’Atalanta è mancata soprattutto nei meccanismi del suo gioco rapido e furente, ingolfandosi soprattutto una volta arrivati nella trequarti e mancando in qualità e nelle giuste scelte tecniche.

Servirà precisione, cinismo e efficacia in zona offensiva contro una squadra davvero temibile in fase di possesso e che ha tantissimi modi per segnare (che sia col talento delle mezze punte con il diamante Wirtz o con il continuo movimento dei due esterni Grimaldo e Frimpong, una sorta di attaccanti aggiunti) ma che in difesa qualcosa tende a concedere.

L’uomo chiave: dovrà essere la serata di Scamacca

A differenza della partita contro la Juventus, l’Atalanta si troverà di fronte una squadra molto meno chiusa e che lascerà campo e spazio alla Dea di operare, non trovando di fronte a sè un blocco di giocatori a difesa della propria area ma piuttosto una squadra aggressiva che tende al ripossesso immediato del pallone anche in zona alta. L’Atalanta dovrà essere efficacissima, e la presenza di Gianluca Scamacca (assenza pesantissima in Coppa Italia per squalifica) dovrà restituire quella capacità di attaccare la profondità, di far salire la squadra e chiaramente di finalzzare l’ampia mole di gioco che l’Atalanta andrà a creare col lavoro dei suoi trequartisti, che presumibilmente saranno Lookman e De Ketelaere, con Koopmeiners costretto ad arretrare a centrocampo per via dell’infortunio di de Roon.

Una difesa perfetta

Di contro i rischi di subire più attacchi è molto più ampio. Perché il Leverkusen è una delle squadre più propositive d’Europa e come detto è una formazione che tende ad attaccare sempre e in modo davvero entusiasmante. La pesante assenza di de Roon toglie equilibrio in mediana e anche il non recupero di Kolasinac in difesa qualche certezza la toglie. Il trio Djimsiti, Hien e Scalvini dovrà svolgere una partita di perfezione difensiva, contro un attacco che non darà punti di riferimento chiari e dove il movimento ondivago negli ultimi metri di giocatori come Wirtz e Hofmann potrebbero mettere in seria difficoltà la retroguardia bergamasca. In finale di Coppa Italia Hien ha sofferto parecchio il duello con Vlahovic e mercoledì sera avrà a che fare con un attaccante diverso come Schick, meno numero 9 puro e più associativo del centravanti serbo ma ugualmente temibile.

L’Atalanta come detto ha i suoi difetti e non sarà facile, ma deve mettere in campo tutti i suoi punti di forza e le sue migliori caratteristiche per regalarsi qualche chance di infliggere il primo KO al Bayer Leverkusen e che varrebbe un trofeo storico. Senza giocare al ribasso e senza avere rimpianti di non aver fatto il massimo per entrare nel firmamento del calcio europeo.