Euro2020, Spagna: la sua forza sta nel centrocampo
Per la partita di semifinale, che si disputerà martedì 6 luglio alle 21:00, la Spagna si affida al punto di forza della sua rosa: il centrocampo. La finalità del gioco, in questa parte del campo, è quella di far girare velocemente la palla ma anche di puntare sulla fase di non possesso dei giocatori, pronti a smarcarsi per venire incontro nelle azioni disorientando gli avversari.
La Spagna dunque, così come l’Italia d’altronde, punterà con ogni probabilità ad imporre il proprio palleggio. Luis Enrique ha saputo costruire un centrocampo che punta a essere bilanciato e compatto, scommettendo soprattutto su tre pedine importanti. La prima, fondamentale, ha un nome e un cognome ben precisi: Sergio Busquets che, superata la positività al Covid-19, è rientrato in campo con grande voglia di dimostrare le proprie qualità. Con lui è migliorato il palleggio ma è cresciuta anche l’autostima della squadra.
Importanti sono anche le presenze di Koke, che ha giocato con lo stesso Busquets e che quindi con lui ha un’evidente sintonia, e di Pedri, che pur avendo solo 18 anni sembra che non abbia paura di affrontare sfide o avversari difficili. Atteggiamento questo che gli ha permesso di prendere il posto di Thiago Alcántara. Unica nota stonata, fino ad ora, sia per Pedri sia per Busquets è stata quella dei rigori sbagliati contro la Svizzera. Partita che hanno giocato da titolari, dimostrando comunque di saper creare, insieme, un buon gioco. Il trequartista Dani Olmo, dal canto suo, è stato il giocatore che ha tirato di più in porta (16 volte) senza però trovare il gol.
Per la terza volta, nelle ultime quattro competizioni europee, la Spagna ha così raggiunto la sfida semifinale.