Euro 2032 in Italia, Gravina e Abodi: “Una sfida e un’opportunità”
L’Europeo del 2032 si svolgerà in Italia e in Turchia e per il nostro Paese è un’occasione per modernizzare le proprie strutture. Ecco il monito del presidente FIGC Gravina e del ministro dello sport Abodi.
Con la conferma ufficiale da parte della Uefa, l’Italia può cominciare a prepararsi ad ospitare Euro 2032. Il torneo verrà infatti organizzato dal nostro Paese in collaborazione con la Turchia. La notizia era nell’aria, ma ora serve concretizzare tutto il progetto. E di lavoro ce n’è molto, visto lo stato in cui versano tantissimi impianti sportivi.
Lo sa bene il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha così commentato l’assegnazione ufficiale: “Per noi è una svolta storica” ha dichiarato a Sky Sport, “Abbiamo inseguito questo traguardo per anni, è dal 1990 che non avevamo l’occasione di organizzare un torneo cos’ importante”.
E aggiunge: “Abbiamo tre anni di tempo per progettare tutto. La data ultima è il primo ottobre 2026. Già tre stadi sono pronti – Milano, Torino e Roma, ndr -, ne mancano altri due o tre per garantire quei 5 o 6 impianti nei quali si svolgerà la fase finale. Questa è un’occasione per sviluppare e costruire le infrastrutture nel Paese. Confido nell’appoggio del Governo, ben venga la nomina di un commissario”.
Abodi come Gravina: “Occasione per crescere”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che tramite l’ANSA dichiara: “L’assegnazione di Euro 2032 all’Italia è un’opportunità che dovrà generare eredità positive anche prima dell’evento e non solo nelle città coinvolte”.
Specificando un aspetto: “Noi daremo tutto il supporto alla FIGC nell’organizzazione dell’evento, del quale non sfuggono gli impatti dal punto di vista turistico. Sarà importante capire come sarà il calcio fra nove anni, in un mondo che cambia velocemente, e porsi l’obiettivo di migliorare le infrastrutture, il modello di gestione e le modalità di relazione con i tifosi”.