Euro 2024, un girone complicato ma che possiamo giocarci

euro 2024

(Photo by Morris MacMatzen, Onefootball.com)

Ieri sera l’Italia di Luciano Spalletti ha conosciuto le sue tre avversarie nella fase a gironi di Euro 2024, il torneo continentale che si disputerà in Germania dal 14 giugno al 14 luglio prossimi. Gli Azzurri sono stati sorteggiati nel Gruppo B assieme alla Spagna, all’Albania e alla Croazia. 

Il percorso è tracciato. Ieri abbiamo preso atto delle nostre prime tre avversarie ad Euro 2024. All’Italia (in quarta fascia nell’urna di Amburgo) è toccato il cosiddetto girone di ferro venendo inserita nello stesso raggruppamento della Spagna, della Croazia e dell’Albania.

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(Photo by Morris MacMatzen, Onefootball.com)

Euro 2024, Italia coraggio! Non il migliore dei gironi, ma la paura dei grossi nomi non ci deve essere

La principale reazione a caldo al completamento del quadro dei vari sorteggi dei gruppi è stata di preoccupazione e timore per un girone oggettivamente non dei più facili. Sensazioni trasmesse sinteticamente anche dal CT Luciano Spalletti che ha dicharato: “Poteva andare meglio”.

Effettivamente a guardare gli altri gironi di Euro 2024 vige un sostanziale equilibrio nel rapporto di forza tra le componenti. Con una super big come favorita e poi altre tre squadre di medio livello che possono sempre rappresentare insidie in un torneo ma comunque inferiori.

Non il caso del Gruppo B dove sono capitati gli Azzurri, che nel loro percorso incroceranno altre due big del calcio europeo come la Spagna e la Croazia oltre che un team da rispettare come l’Albania.

Forse solo il Gruppo D composto dalla Francia, dall’Olanda, dall’Austria e dalla vincitrice del Play-off Lega A è paragonabile a difficoltà ma torniamo a noi.

Si provi a difendere il titolo europeo con orgoglio. La Spagna ci è superiore, Croazia e Albania (sulla carta) non lo sono

Le ansie post sorteggio possono essere comprese e giustificate. L’Italia non partecipa ai Mondiali dal 2014 perché ha fallito le successive due edizioni nel 2018 e nel 2022 e si è qualificata a questo Euro 2024 non proprio in scioltezza e avendo la meglio solo per la variante degli scontri diretti con l’Ucraina.

Ma però siamo i Campioni d’Europa in carica in virtù del meraviglioso successo di Euro 2020 nella storica finale dell’11 luglio 2021 a Wembley contro l’Inghilterra e in Germania si ha almeno il dovere sportivo e morale di difendere il titolo al meglio.

I problemi strutturali della rosa Azzurra sono noti e nonostante manchino ancora sette mesi all’Europeo (esordio il 15 giugno con l’Albania), difficile che tutti vengano risolti in tempo.

Come puro talento non siamo da tempo una delle Nazionali più forti e siamo sotto di tanto a corazzate come la Francia, l’Inghilterra e il Portogallo. La nuova gestione Spalletti deve ancora carburare totalmente nella sua forma e si è alla ricerca di un numero 9 vero a cui affidare speranze e sogni.

Ma pur non essendo favoriti alla vittoria finale, si può guardare con rispetto ma anche moderata fiducia ad un girone che puo spaventare per i nomi degli avversari, ma meno però se si scava un po’ più nel profondo.

La Spagna non è più quella degli Xavi e Iniesta. Squadra di talento ma non cosi temibile

La Spagna (che affronteremo il 20 giugno) è forse un gradino sopra all’Italia in questo momento, ma senza paura di smentita Le Furie Rosse non sono più quella macchina da guerra che ha dominato il calcio mondiale dal 2008 al 2012, conquistando 2 Europei e 1 Mondiale e costruita sui blocchi del Real Madrid e del Barcellona e sul trio magico di mediana Xavi, Iniesta e Busquets.

La formazione del CT de la Fuente è profondamente cambiata, gioca ancora con l’anima del tiki-taka ma in modo più ibrido e non disegnando uno stile più immediato e verticale. Le individualità nuove ci sono come Rodri, Fabian Ruiz e Pedri a centrocampo e Morata, Dani Olmo, Ferran Torres e Oyrazabal in attacco. Squadra da prendere con le pinze, ma sicuramente non la miglior Spagna di sempre soprattutto in difesa dove ancora non si sono trovati gli eredi di Sergio Ramos e Piqué.

La Croazia e la Last Dance: esperti ma non superiori agli Azzurri

L’altra big col nome altisonante è la Croazia. I balcanici meritano il massimo rispetto per i loro risultati recenti come la Finale Mondiale nel 2018 e la semifinale a Qatar 2022 ma oggettivamente l’Italia di Spalletti deve guardare a testa alta al confronto coi croati.

Il totem della Nazionale di Dalic resta ancora Luka Modric, che ad Euro 2024 sarà vicino ai 39 anni. Il centrocampista del Real Madrid è ancora straordinario ma attorno a lui la Croazia non ha ancora trovato il giusto ricambio di uomini. Brozovic e Kovacic sono i suoi scudieri, ma la difesa (a parte il difensore più pagato di sempre Gvardiol) non può scoraggiarci, così come un attacco che ancora è alla ricerca di un erede di Mandzukic

Albania, occhio alle trappole e dimostrare di essere più forti

Come squadra di seconda fascia l’urna ha inserito l’Italia con l’Albania. La Nazionale allenata dal brasiliano Sylvinho viene da un grande percorso di qualificazione, avendo centrato il primo posto nel Gruppo E. Tanti giocatori di Serie A come Berisha, Djimsiti, Hysaj, Asllani, Ramadani e Bajrami. ma nessun vero campione e poca esperienza in tornei di alto livello, per quanto si stia parlando di una squadra organizzata e con un’identità.

Contro gli albanesi sarà la nostra gara d’esordio e serviranno subito i 3 punti anche per mandare un segnale al girone e a tutto l’Europeo. Quindi alla fine tocca ricitare le parole di Spalletti, che ieri ha sì detto “Poteva andare meglio”, ma ha anche detto “Siamo l’Italia e niente paura“.