Euro 2021: le sedi di Glasgow, Dublino e Bilbao rischiano l’esclusione
L’inizio di Euro 2021, rimandato a questa estate a causa dell’emergenza Covid, è fissato tra 100 giorni ma la Uefa ha ancora timore di non riuscire a garantire la versione itinerante della competizione. L’Europa sta vivendo un aumento dei contagi e questo ha allarmato la UEFA, che è pronta a prendere decisioni per salvaguardare gli Europei.
Euro 2021, l’Inghilterra si candida come unica ospitante
L’Inghilterra, protagonista di una campagna vaccinale che prosegue a ritmi molto elevati, si è candidata come unica ospitante di tutte le partite. Il governo britannico ha in programma di far tornare negli stadi fino a 10.000 tifosi a partire da maggio.
Dall’altro lato la Uefa medita di escludere alcune città dal piano originario di avere 12 sedi differenti per la disputa delle partite. In particolare si tratta di Bilbao, Dublino e Glasgow che per il momento non offrono le necessarie rassicurazioni sul numero di tifosi che potranno accedere tra giugno e luglio negli stadi. La Uefa su questo punto è inamovibile: agli Europei il pubblico ci sarà. L’obiettivo della massa organizzazione europea è quello di avere il piano tifosi entro poche settimane. La Federcalcio vorrebbe che gli impianti fossero occupati per metà.
Euro 2021, la Scozia e l’Irlanda avanzano con cautela
Le autorità scozzesi stanno adottando un percorso cauto e non riescono ancora a comunicare quando e come i tifosi potranno tornare allo stadio. “Vedremo se sarà possibile o meno per i fan essere effettivamente presenti per assistere (ad EURO 2020)”, ha dichiarato mercoledì il segretario scozzese alla sanità Jeane Freeman.
Questa incertezza ha portato la UEFA a valutare l’idea di privare l’Hampden Park di Glasgow delle sue quattro partite. In dubbio anche le quattro partite previste all’Aviva Stadium di Dublino, che può ospitare 51.700 persone. Anche qui la Federcalcio europea non ha notizie su quando i tifosi scozzesi potranno nuovamente accedere allo stadio
“E’ troppo presto per dire come e quando queste restrizioni dovrebbero essere allentate date le attuali incertezze. Siamo in costante dialogo con la UEFA e la nostra intenzione è di lavorare per creare il miglior scenario possibile coerente con le linee guida per la salute pubblica”. Queste le dichiarazioni del governo irlandese all’AP.
Prudenza anche nei Paesi Baschi
Da valutare anche le gare a Bilbao, nei Paesi Baschi, il cui governo ha commentato all’AP: “A tre mesi dal via, dobbiamo essere caut. Continueremo a lavorare con la UEFA e altre sedi per vedere se le partite di EURO 2020 potranno essere organizzate con i tifosi, quali saranno i limiti di capienza e in quali condizioni”.