Euro 2020, il Belgio si nasconde ma non ha paura
Domani sera, all’Allianz Stadium di Monaco, roccaforte italiana in Germania, va in scena Italia-Belgio, quarto di finale di Euro 2020. Partita che si prospetta all’insegna dell’equilibrio, e se gli Azzurri non fanno pretattica, confermando grosso modo l’undici titolare che ha iniziato il torneo, il ct belga Martinez ha ancora tanti dubbi e nodi da sciogliere. Le due stelle più luminose del Belgio (insieme a Lukaku, ovviamente), De Bruyne e Hazard, sono ancora in dubbio, e dalla loro presenza dipendono buona parte delle scelte. Nella rifinitura di ieri, a Tubize, quartier generale della Nazionale belga, durante la sessione aperta ai giornalisti i giocatori hanno lasciato il campo. Una scelta che, unita a quella di non fare la rifinitura all’Allianz Stadium, rivela molto.
Al momento, né De Bruyne né Hazard hanno la certezza di partire dal primo minuto contro l’Italia, e questo, al di là delle dichiarazioni di facciata, è un bel problema per Roberto Martinez. La diagnosi, per entrambi i giocatori, non era poi così grave. “De Bruyne ha una distorsione con interessamento di un legamento, Hazard una sofferenza al tendine rotuleo“, si leggeva nel comunicato della Federazione belga di qualche giorno fa. Tutto farebbe pensare ad una bella dose di pretattica, domani sera l’arcano verrà svelato. La logica vuole che, in caso di forfait, al posto di De Bruyne e Hazard giochino Mertens e Carrasco. In alternativa, si può ipotizzare l’inserimento al posto di uno dei due di Trossard o Praet, per uno schieramento più prudente e che punti tutto sul contropiede.
A fare le carte alla sfida tra Belgio e Italia, alla Gazzetta dello Sport, è una vecchia conoscenza del calcio italiano come Joahn Walem. “In Belgio la gente conserva un’immagine sbagliata dell’Italia, la vostra Nazionale è cambiata, gioca bene e all’attacco. Noi belgi per contro siamo diventati più cinici, perché scottati dalla sconfitta contro la Francia nelle semifinali del Mondiale 2018“, racconta l’ex Udinese. “Il Belgio è micidiale in contropiede, De Bruyne vede il gioco prima di tutti e sa come attivare Lukaku. Ecco, Lukaku per me sarà l’uomo-chiave, molto dipenderà da come la difesa azzurra riuscirà a contenerlo quando partirà nello spazio“.
“Fin qui ho visto un’Italia impressionante per dinamismo e positività, e contro l’Austria gli azzurri hanno dimostrato di saper soffrire. Il Belgio ha più esperienza però ha addosso la pressione della vittoria. Sono anni che giochiamo bene e facciamo risultati, ma non abbiamo vinto nessun trofeo. È l’ora di raccogliere e questa partita per noi sarà un momento di verità. Chiunque vinca penso che arriverà in finale“, chiosa Walem.