Euro 2020, c’è qualcuno più forte di Donnarumma?
Non serviva l’Europeo, per dire una cosa piuttosto ovvia ai più, ormai da tempo: Gigio Donnarumma è, ad oggi, il miglior portiere del mondo. Nessuno, in questo momento, è decisivo quanto lui tra i pali, e questo conta per un portiere. Al di là delle analisi stucchevoli su quanto sia importante saper giocar con i piedi ed impostare. Ieri sera, contro la Spagna, l’ennesimo saggio di bravura di un classe 1999, che per un portiere vuol dire avere ancora tutta la vita – professionale – davanti. La parata con la manona aperta su Olmo tiene a galla un’Italia mai così in difficoltà in un Europeo dominato. Un lampo che arriva dopo quello su De Bruyne, miracoloso, nei quarti di finale contro il Belgio.
La gioia più grande la regala ai rigori, lotteria cinica che, per una volta, ci ha premiato. E la cosa non stupisce, perché dalla stagione 2014/2015, quando ancora giocava con la Primavera del Milan, Donnarumma ha parato 15 rigori su 44 nell’arco dei 90 minuti. Una saracinesca, che la Serie A ha salutato giovanissimo, tra polemiche e moralismi. La verità, per quanto dolorosa, è che nessuno, nel campionato italiano, ha avuto la possibilità di assecondare le richieste di quello che, dopo Euro 2020, comunque andrà, sarà ormai diventato il miglior portiere del mondo. E aver messo da parte le critiche e gli attacchi, sfoderando prestazioni maiuscole, ne è una prova ulteriore.